Roma, occhio Zaniolo: le occasioni non sono infinite

Lunedì 4 Ottobre 2021 di Alessandro Catapano
Roma, occhio Zaniolo: le occasioni non sono infinite

Hanno tutti ragione. Non ci piove. Zaniolo, Mourinho, la Roma.

Anche se va scongiurato il rischio che il ragazzo disorientato di oggi diventi l’uomo irrisolto di domani, ancora alla ricerca del senso della propria vita, novello Tony Pagoda, il protagonista del romanzo di Paolo Sorrentino. Stiamo esagerando. Zaniolo stia tranquillo, ha (ancora) un grande futuro davanti a sé, e tutto il talento per raggiungere, un giorno, il sol dell’avvenire. Ma, si sa, il tempo è transitorio, «fuggitivo tremito» diceva il poeta (Ungaretti), e allora, attenzione: le occasioni passano veloci come treni e non sempre per una porta che si chiude si apre un portone (questa è saggezza popolare).

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Anche perché il viaggio per il Qatar è già a buon punto e le fermate (partite, dunque occasioni) sono quelle di un treno ad alta velocità, non di un Regionale. Dunque, sono legittime le ragioni della Roma, convincenti i sussurri di Mourinho, rassicuranti i consigli dell’entourage: meglio che resti a casa, Zaniolo, ad allenarsi tranquillo, con “papà” José che sa come trattarlo, e poi in fondo quanto avrebbe giocato in Nazionale? Ne valeva la pena? Chissà. Epperò, il tempo fugge, le occasioni passano e, soprattutto, Mancini prende nota. E si fa presto in questa vita a ritrovarsi il grande avvenire dietro le spalle.

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