Partecipare a un Mondiale a soli vent’anni non è cosa da poco. Anche se lo fai con la Polonia eliminata come prevedibile agli ottavi dalla Francia.
Il mondiale in Qatar
Un palcoscenico internazionale a cui nemmeno pensava un anno fa quando l’unico obiettivo era convincere Mourinho a fargli giocare qualche partita. Non solo c’è riuscito, ma è anche diventato un titolare inamovibile nella seconda parte della stagione, scalzando Vina e sfruttando l’infortunio di Spinazzola. Un’ascesa che lo ha portato al Mondiale con la benedizione di Boniek. I primi mesi del campionato in corso non sono stati entusiasmanti, Nicola sembrava aver perso lo smalto iniziale. Forse un po’ di appagamento o delle questioni private irrisolte, ma il Qatar dovrebbe avergli restituito la carica per il secondo blocco del campionato.
Il riposo
Nicola, al pari dei suoi compagni, godrà di una decina di giorni di pausa e poi volerà con la Roma in Portogallo dove Mourinho svolgerà una seconda preparazione. Il caso Karsdorp gli ha aperto nuove opportunità, come quella di giocare a destra alternandosi a Celik in attesa che Tiago Pinto intervenga sul mercato. Occasione che Nicola è pronto a cogliere per continuare in suo processo di crescita e regalare alla Roma la qualificazione in Champions.
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