Sesta amichevole della Roma, terza partita senza vittoria: dopo la sconfitta contro lo Sporting e il pareggio con il Nizza, la squadra di Mourinho - con Dybala dall’inizio - ha perso contro l’Ascoli. Nessun allarme, ovviamente, anche perché da Trigoria arrivano notizie di un carico di preparazione piuttosto pesante negli ultimi giorni, necessario per gestire al meglio i prossimi mesi in cui, fino a novembre, si giocherà ogni tre giorni. Però è chiaro, e Mourinho lo sa prima e meglio di tutti, che qualcosa manca. E quel qualcosa dovrà arrivare dal mercato. In primis un regista: Wijnaldum è il preferito dell’allenatore, la Roma sta cercando di chiudere con il Psg per il prestito e il giocatore spinge per venire. Con lui e Matic la Roma sarebbe a posto, anche perché perso Mkhitaryan c’è bisogno di qualcuno che faccia girare la squadra.
Le prove tattiche di Mourinho
Non è un caso che in queste sei partite abbiano segnato due gol Volpato, due Zaniolo e uno ciascuno El Shaarawy, Shomurodov e Felix. In difesa c’è più abbondanza, soprattutto sulle fasce con le coppie Karsdorp- Celik e Zalewski- Spinazzola e Smalling, Ibanez, Mancini e Kumbulla in difesa. Manca un altro centrale, la società pensa a Bailly del Manchester United e, nel frattempo, Mourinho prova Vina come terzo. Esperimenti estivi, in attesa delle cessioni. Perché alla Roma manca anche, anzi manca parecchio, sfoltire la rosa: da Villar a Kluivert, da Diawara a Perez, passando per Veretout e forse El Shaarawy, tutti sono ancora a Trigoria e tutti pesano ancora sul monte ingaggi. A Pinto il compito di cederli quanto prima, per quanto non sia facile, per regalare a Mourinho quei giocatori che mancano per completare la squadra.
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