Roma, con l'arrivo di Viña Mourinho ha le ali per volare con il 3-2-5

Mercoledì 21 Luglio 2021 di Stefano Carina
Matias Viña

A 32 giorni dal debutto in campionato, la Roma - come è normale che sia - rimane un cantiere aperto. Il mercato è ancora lungo e alcune situazioni che oggi sembrano definite (Dzeko e Smalling) potrebbero cambiare tra qualche settimana, lasciando spazio ad un via-vai volto a modificare ulteriormente la fisionomia della rosa. Oggi a Trieste (diretta Sportitalia ore 19,30), contro la Triestina, Mourinho esce dal bunker di Trigoria e mostra per la prima volta al pubblico la sua creatura che lentamente si va plasmando dietro le sue indicazioni. L’arrivo di Viña (atteso per domani in città), confermato ieri da Pinto uscendo dal centro sportivo, accontenta lo Special One che dall’infortunio di Spinazzola aveva come priorità un esterno che potesse sostituirlo. Rosa alla mano, oggi José per il 4-2-3-1 può contare su Karsdorp e l’uruguaiano come terzini più il duo Zaniolo-Mkhitaryan nel ruolo di esterni offensivi. Una squadra a trazione anteriore che molto del suo gioco lo svilupperà sulle ali. 
CORSIE ESTERNE
Questo perché il 4-2-3-1 di Mou è pronto a cambiare in corsa, soprattutto contro squadre che proveranno a chiudersi. A quel punto uno dei due mediani (Xhaka o Cristante) si abbasserà in mezzo ai centrali difensivi, i terzini si allargheranno e saliranno trasformandosi in ali mutando così lo schema in un iper-offensivo 3-2-5 che anche il ct azzurro Mancini ha spesso utilizzato nell’ultimo Europeo. Le caratteristiche di Karsdorp e Viña sembrano ad hoc per questo tipo di gioco: facilità di corsa e di cross, grande tenuta atletica e capacità di recupero. Toccherà a loro sovrapporsi ai due esterni offensivi che, accentrandosi, libereranno a turno spazi in cui l’olandese e/o l’uruguaiano dovranno fiondarsi con metri inesplorati davanti. Che l’idea di José sia quella di puntare in ampiezza, lo si evince anche dalle mosse future sul mercato. Altro calciatore seguito è Kostic, mister assist come è soprannominato in Bundesliga. Un altro al quale piace allargarsi e poi puntare uno contro uno l’avversario diretto, saltarlo, per confezionare palle invitanti al centravanti. E l’alternativa costosa al serbo è Luis Diaz, nazionale colombiano che fa degli strappi ad alta velocità e dei dribbling il pane quotidiano. Tra l’altro, non può nemmeno essere un caso che dal poco che si è sbirciato nei primi due test amichevoli contro il Montecatini e la Ternana, l’uomo in più sia stato Carles Perez che di ruolo fa proprio l’esterno. Contro la Triestina debutterà Pellegrini, tenuto sinora a riposo dopo la brutta lesione al flessore sinistro che gli ha fatto saltare l’Europeo. Sarà probabilmente l’occasione per vedere nella ripresa all’opera il quartetto che - mercato permettendo - dovrà esaltare la tifoseria giallorossa in stagione: Zaniolo a destra, Lorenzo al centro, Mkhitaryan a sinistra dietro Dzeko. 
XHAKA IN ALGARVE
Oggi intanto, mentre la comitiva si trasferirà in mattinata a Trieste, torneranno ad allenarsi a Trigoria, dopo il primo assaggio di ieri, Pedro, Pastore, Nzonzi, Santon e Fazio, oltre ad una serie di giovani di rientro dai prestiti.

Calciatori che non rientrano nei piani di Mourinho ma che pesano ancora sul bilancio giallorosso per una trentina di milioni. Avranno a disposizione un preparatore e dei fisioterapisti più le stesse strutture dei compagni della “lista A” ma l’idea del club è quella di farli lavorare in orari diversi rispetto alla squadra, in attesa di cederli. Mercato: «Per Xhaka vediamo, uno per volta», ha detto ieri Pinto. Mourinho attende lo svizzero per il ritiro in Portogallo. La Roma è pronta ad alzare l’offerta di 15 milioni, inserendo 3 milioni legati ai bonus.


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