Roma-Milan 2-0, straordinaria rete di Pjanic e raddoppio di Gervinho. Giallorossi a - 5

Sabato 26 Aprile 2014 di Ugo Trani
Pjanic esulta dopo il gol (foto Alfredo Falcone - LaPresse)
La Roma sale lass, dove mai, nella sua storia, era mai stata: 85 punti, grazie alla nona vittoria consecutiva che anche la numero ventisei di questo fantastico campionato. Il 2 a 0 contro il Milan, arrivato nella capitale con cinque successi di fila che probabilmente lo hanno fatto sentire migliore di quanto invece nella realt e nell'organico, vale per il nuovo record e per l'ennesimo messaggio alla Juve, ora a pi 5 e prossima ospite del Sassuolo nel monday night di Reggio Emilia.



OLTRE LA CHAMPIONS

In cinquantacinquemila si divertono e ringraziano. La Roma è in Champions dalla notte di Firenze, alla vigilia di Pasqua, ma non è ancora sazia. Nessun rilassamento e avanti tutta. Garcia presenta la stessa formazione che ha superato la Fiorentina, cambiando solo il modulo: dal 4-2-3-1 al 4-3-3. La qualità giallorossa è migliore di quella rossonera. Seedorf si presenta con il 4-2-3-1 e i tre trequartisti Honda, Kakà e Taarabt dietro a Balotelli. A lasciare il segno sono però Ljajic e Pjanic. Il serbo entra nelle azioni principali e il bosniaco, con uno slalom improvviso, regala il vantaggio alla Roma prima dell'intervallo, segnando al sua sesta rete in questo torneo.



CHIAMIAMOLE EMOZIONI

Gervinho realizza, invece, il suo nono gol in campionato, il dodicesimo stagionale. Conclude l'azione più bella della serata. Da Totti che protegge palla contro Balotelli al tiro dallo stesso capitano, respinto male da Abbiati per il tap in facile dell'ivoriano, passando per Castan, Dodò, il tacco di Nainggolan e l'apertura di Ljajic. Il Milan assiste all'esibizione della Roma, capace di alzare il ritmo nella ripresa. De Rossi difende addirittura meglio di Toloi e Castan che fanno comunque bella figura, Nainggolan (ammonito e squalificato per Catania) si divora il campo, Maicon e Dodò non rallentano mai. Davanti si divertono Pjanic, Ljajic, Totti e Gervinho. Il pubblico si esalta.



FISCHI E FIASCHI

Seedorf sul 2 a 0 inserisce Pazzini, togliendo proprio SuperMario, insultato dal pubblico e anche scorretto fin dall'inizio. «Perché io?». Balotelli lo urla più volte, arrabbiandosi con il tecnico olandese, prima di sedersi in panchina. Delude lui, come Honda e come tanti altri rossoneri, probabilmente alla fine di un ciclo. Quello iniziato da Garcia che vede De Sanctis non prendere gol per la ventunesima volta in campionato e la Juve più vicina. Almeno per tre giorni.





L'ARRIVO DELLA ROMA






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