La premessa è d’obbligo: si può parlare di coppia d’attacco solo da poco più di un mese ad oggi, ossia da quando José Mourinho ha cambiato modulo con il 3-5-2. La prima partita in cui il tecnico ha sperimentato il nuovo schema dall’inizio è stata Venezia-Roma schierando la coppia Abraham-Shomurodov.
VOTA La spalla ideale di Abraham
Qual è la spalla ideale di Abraham?
Il presupposto di Mourinho è di non mettere mai in panchina Tammy Abraham: voluto fortemente questa estate, è stato pagato 40 milioni. All’attivo ha solamente quattro reti in campionato, sei in Coppa e ben otto pali da inizio stagione. Lì davanti, dunque, si è ritagliato il posto di inamovibile e ad oggi la spalla migliore con cui si è relazionato è Zaniolo. Sempre titolare anche lui da Venezia in poi, ad esclusione del Genoa (panchina) e Spezia (squalificato e infortunato). In quei casi la Roma ha vinto entrambe le partite 2-0 e accanto ad Abraham hanno giocato prima Shomurodov (Genoa) e poi Mayoral (Spezia). Nelle partite in cui c'era Nicolò, invece, sono arrivate due sconfitte (Bologna e Inter, ma non c'era Abraham) e una vittoria (Torino). Insomma, al di là dei risultati, il giocatore con cui l'ex Chelsea sembra intendersi meglio è certamente Zaniolo che, però, deve ritrovare la forma migliore e giocare di più per la squadra accantonando gli individualismi. Mayoral si è ricavato un posto dopo l’ottima prestazione di Sofia, avversario modesto che gli ha dato la possibilità di mostrare alcuni numeri del suo repertorio, ma quando il livello si è alzato, come ieri contro lo Spezia, sono emerse le sue lacune e ha perso un'occasione d'oro per imporsi. Shomurodov ha giocato con Abraham nei match di Venezia e Genoa, ma non contro l'Inter perché l'inglese era squalificato.
Mourinho non è soddisfatto
Alla fine di quella partita Mourinho ha sentenziato: «Oggi avevamo un potenziale offensivo praticamente nullo, abbiamo avuto tre occasioni e non abbiamo segnato». Più chiaro di così. Ultima pedina Afena-Gyan, portato in Serie A dal portoghese dopo averlo visionato in Primavera. Il ghanese ha spaccato la partita contro il Genoa entrando a 15 minuti dalla fine e segnando due gol e con lo Spezia, grazie alle sue incursioni, ha esaltato il pubblico dell’Olimpico. A frenarlo è l'immaturità, l'espulsione per doppia ammonizione di ieri ha dimostrato quanto sia acerbo anche a livello mentale.
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