I nove punti in classifica possono ingannare, perché l’incrocio in scena all’Olimpico domenica sera rischia di essere ben più pericoloso del previsto per la Roma. Poche settimane fa la sfida contro la Juventus avrebbe avuto un peso relativo, svuotata da obiettivi e pressioni di classifica, mentre oggi assume contorni ben diversi.
La Juve ritrovata
La Juve si è ritrovata nel momento decisivo della stagione, grazie all’iniziazione di fiducia non indifferente per il passaggio agli ottavi di Europa League e la vittoria nel derby in rimonta, successi che possono dare la scossa. La squadra di Allegri è sempre meno “virtuale” con il recupero di quasi tutti gli effettivi: Pogba contro il Toro è tornato in campo a 315 giorni dall’ultima partita in maglia United, e si è rivisto anche Chiesa, subito decisivo con un assist, quattro gol segnati nonostante Vlahovic e Di Maria non in serata. Contro la Roma rientra Locatelli dalla squalifica, il centrocampo sarà al completo per la prima volta in stagione visto che pure Miretti ha messo l’Olimpico nel mirino, l’unica assenza rischia di essere quella di Milik. Dall’altra parte invece la Roma perde uno dei protagonisti più attesi: mai mancate le scintille nelle sfide tra Mou e la Juve a causa dei suoi trascorsi nerazzurri. Ma dopo il passaggio del turno in Europa League contro il Salisburgo qualcosa si è inceppato, l’assenza di Smalling ha pesato più del previsto e in attacco Dybala non è riuscito a fare la differenza, dopo l’illusione Spinazzola. Il tonfo di Cremona va cancellato con una reazione contro la Juve, per rincorrere un posto in Champions che Mou (nervoso e risentito nei confronti del quarto uomo Serra) non può permettersi di mancare
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