Il pragmatismo e l’orgoglio di Max Allegri parlano due lingue diverse alla vigilia della sfida dell’Olimpico contro la Roma.
La rincorsa Champions
La quota Champions è di circa 73 punti, ma Max non vuole alzare il tiro. «La rincorsa in Champions è impossibile. La squadra al momento ha fatto 50 punti, tra quelle davanti rimarrà fuori una tra Inter, Lazio, Milan e Roma. C’è anche l’Atalanta che ha la possibilità di rientrare. Ci sono 42 punti in gioco, è tutto ancora da giocare». Il tridente stuzzica ma all’Olimpico la Juve dovrebbe presentarsi con il 3511: «Pogba si è allenato bene, non ha minutaggio, ma sono molto contento di come è entrato nel derby, si è calato subito nella partita. Deve crescere, è un’ottima soluzione dalla panchina. Milik torna dopo la sosta, Miretti rientra. Paredes sta bene, non ho problemi a scegliere a centrocampo: sono tutti affidabili».
Mourinho
Solo parole di stima nei confronti di Mou: «Se mi accostano a Mourinho sono contento, perché in carriera ha vinto 26 trofei e non sono pochi. Sta facendo un ottimo lavoro a Roma, perchè era qualche anno che non lottava per la Champions. Mourinho ha fatto un ottimo lavoro. Spero domani di vederlo in campo, a mio modesto parere se l’allenatore viene buttato fuori durante la partita potrebbe pagare una multa e poi la volta dopo tornare in panchina». Il futuro di Di Maria? «I grandi giocatori è sempre bello averli a disposizione, Angel è straordinario. Ma di questo si occupa la società. Dybala ha dimostrato nei numeri, anche nei gol, che è un giocatore importante per la Roma come lo è stato per la Juventus. Lo affronteremo conoscendo le sue caratteristiche, con un occhio di riguardo». Un allenatore che lancia i giovani? «Mi son dovuto ringiovanire perché è nato mio nipote…».
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