Roma, El Shaarawy: «Voglio un posto all'Europeo. Dzeko? L'ho trovato sereno»

Martedì 2 Febbraio 2021 di Gianluca Lengua
Roma, El Shaarawy: «Voglio un posto all'Europeo. Dzeko? L'ho trovato sereno»

Stephan El Shaarawy e tornato alla Roma con la carica del primo giorno e la voglia di fare bene in giallorosso così da conquistare la convocazione di Mancini per l’Europeo: «Vorrei fare come nel 2016 e guadagnarmi un posto». Su Dzeko ha spiegato: «L’ho visto molto sereno, col sorriso e sono contento di averlo ritrovato così come tutti i miei ex compagni».

Ecco la conferenza stampa di presentazione dell’attaccante. 

Quando sarà pronto. «Sono stato fermo qualche mese. Dopo la Nazionale mi sono allenato da solo e ho fatto il massimo per arrivare nella migliore condizione. Ci vorrà tempo per e sto lavorando con i preparatori. C’è tanta voglia ed entusiasmo di ricominciare con questa maglia».

La collocazione del calcio di Fonseca. «Abbiamo avuto modo di parlare il primo giorno che sono arrivato. L’attacco non è stato stravolto più di tanto rispetto a prima, io sono sempre partito largo a sinistra per poi accentrarmi. È un sistema di gioco simile a quello di Di Francesco. Gli ho fatto presente che sono a piena disposizione per ricoprire tutti i ruoli in attacco».

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L’Europeo. «Non è un timore perché quando giochi ad alti livelli ti confronti con giocatori di qualità . È uno stimolo a fare sempre meglio, sin da piccolo mi sono confrontato con grandi giocatori, più concorrenza c’è, più c’è qualità e possibilità di vincere».

Dzeko. «L’ho visto molto sereno, col sorriso e sono contento di averlo ritrovato così come tutti i miei ex compagni. C’è un clima sereno». 

La strada migliore per riavere Dzeko. «Tutti conosciamo le qualità di Edin, è un giocatore di grande personalità e troverà da sé la strada per tornare a essere un calciatore importante di questa Roma. La mia lite con lui? Dinamiche di spogliatoio che nascono e muoiono lì».

Il calcio cinese. «È stata un’esperienza molto particolare, condizionata dalla pandemia. I primi sei mesi mi sono alternato tra club e Nazionale, nonostante questo ho vinto il mio primo trofeo da protagonista sul campo ed è stata una soddisfazione e un ricordo che porto dentro. Dopo la fine del campionato siamo stati fermi tanto tempo, quasi sette mesi senza giocare partite ufficiali. A livello calcistico non è stato semplice, poi sono tornato nella squadra che volevo con l’Europeo alle porte e di questo sono contento».

La nuova società. «Sono molto contento di trovare questa società. È stata un’accoglienza positiva, è come se non me ne fossi mai andato perché ho costruito più di un rapporto calcistico. L’accoglienza è stata positiva e mi ha fato piacere ritrovare tutte le persone presenti a Trigoria, mi ha fatto piacere ricevere l’affetto e la fiducia del presidente e del direttore. Tutti hanno dimostrato grande interesse e fiducia. Poi sta al giocatore ripagarla e spero di farlo il prima possibile». 

Il rapporto con Dzeko. «Il sistema di gioco non penso sia cambiato tantissimo, giochiamo con due esterni che stando larghi possono venire dentro e giocare con Edin. Manca l’incitamento dei tifosi che qui all’Olimpico sentiamo parecchio, spero ritorni tutto alla normalità».

La presenza del presidente. «Conta tanto averlo sia per la squadra che per l’ambiente. È una spinta maggiore per tutti noi, da quando sono arrivato qua ho visto disponibilità da parte di tutti. Sta poi ai giocatori trovare fare il proprio lavoro con responsabilità e diligenza».

Il ritorno fallito a ottobre. «È stata una situazione particolare, nel calcio non sempre i tempi coincidono e c’è stata una situazione di attesa poi andata a buon fine. Sono stato contento ed entusiasta di essere tornato qui, non vedo l’ora di poter riscrivere un altro capitolo importante con questa maglia».

La stagione. «Non ho mai smesso di seguire la Roma e la Serie A. Questa è una squadra che negli anni si è sempre posta l’obiettivo della Champions e anche di più, perché ha avuto tutte le potenzialità per arrivare in alto. Il campionato è più avvincente quest’anno, ho trovato un ambiente positivo con una squadra che si aiuta. Quando c’è l’aiuto reciproco anche nei momenti difficili si riesce ad uscirne. Dobbiamo pensare di partita in partita, perché così si raggiungono risultati importanti. Vorrei fare come nel 2016 e guadagnarmi un posto all’Europeo».

Cosa è mancato di Roma. «Aver ritrovato tutte le persone con cui ho instaurato un rapporto. Nel periodo in cui sono stato lontano, anche quando sono tornato ho sempre sentito l’affetto dalla gente. A febbraio l’anno scorso sono venuto a guardare una partita di Europa League e ho visto tante persone che mi vogliono bene e questo è uno stimolo in più per ricominciare da grande». 

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Ultimo aggiornamento: 16:40
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