Roma, Camara si presenta: «Mi manda Manolas. E dei miei compagni sono orgoglioso, li sceglievo alla PlayStation»

Il centrocampista in conferenza stampa: «Qui per restare a lungo, non sono ancora al 100%, ma sto lavorando per raggiungere la forma ideale»

Venerdì 16 Settembre 2022 di Gianluca Lengua
Roma, Camara si presenta: «Mi manda Manolas. E dei miei compagni sono orgoglioso, li sceglievo PlayStation»

Mady Camara ha un obiettivo per il futuro: restare alla Roma. Mourinho ha giocato un ruolo determinante per l'arrivo in extremis a causa dell’infortunio alla tibia di Wijinaldum: «Io sono arrivato qui con l’obiettivo di restare a lungo, questo è il mio sogno e intento.

Condividere lo spogliatoio e confrontarmi con giocatori di questo calibro e con i quali spesso giocavo alla play-station e ora mi alleno è una questione di grande orgoglio». Ecco la conferenza integrale di Camara. 

Cosa le ha sorpreso di più della Roma in queste due settimane?

«La cosa che mi ha sorpreso di più è l’ambiente familiare che si respira qui».

Qual è il giocatore che la sta aiutando di più nell’inserimento?

«Nessuno in particolare, ma tutti. Mi hanno accolto tutti benissimo, come un fratello e adesso li ripagherò». 

Quanto ha influito sul processo decisionale di venire alla Roma un allenatore come Mourinho?

«Diversi club si erano interessati, avevo un po’ esitato. Quando si è fatta viva la Roma non ho avuto alcun dubbio. Anche parlando con il mister mi ha spiegato il progetto e ho subito deciso di venire qui. Sono qui per fare tutto e aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi». 

Come le ha raccontato Roma Manolas? Qual è la differenza con la tifoseria dell’Olympiacos?

«Ci ho parlato, in particolare dopo che abbiamo raggiunto l’accordo con la Roma. Mi ha detto quanto è grande e il calore che si respira. L’Olympiacos ha una tifoseria magnifica molto calda e quelli della Roma non sono da meno. Spero di essere accolto con lo stesso calore con cui sono stato accolto in Grecia». 

Può essere questa l’occasione più importante della carriera? Che sensazioni ha a lavorare con Mourinho?

«Tutti conoscono Mourinho, è un orgoglio essere al servizio di uno dei più grandi allenatori di calcio. È un’occasione imparare e crescere. L’importante è mettersi a disposizione, lavorare e non porsi mai dei limiti». 

Le prospettive a lungo termine nella Roma con un centrocampo formato da giocatori come Matic, Pellegrini, Cristante e Wijnaldum?

«Io sono arrivato qui con l’obiettivo di restare a lungo, questo è il mio sogno e intento. Condividere lo spogliatoio e confrontarmi con giocatori di questo calibro e con i quali spesso giocavo alla play-station e ora mi alleno è una questione di grande orgoglio. Voglio aiutare il club a raggiungere grandi obiettivi». 

Che impressione le ha fatto il campionato italiano?

«Sicuramente esistono differenze tra quello greco e italiano, ma ogni campionato ha una propria identità e cultura. Anche quello francese è un po’ diverso. La squadra ha tutte le qualità per fare bene».

Mourinho ha detto che non ha i 90 minuti nelle gambe, quanto le manca per esser al massimo della forma fisica?

«È vero, non sono al 100%, ma sto lavorando giorno per giorno per raggiungere la forma ideale e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi collettivi che coincidono con quelli personali. Non mi pongo limiti». 

Cosa le sta chiedendo Mourinho in particolare in questo periodo?

«Il mister mi sprona sempre a lavorare con intensità per aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi». 

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Ultimo aggiornamento: 17:45
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