Roma, Mourinho tra presente e futuro: «Il Psg? Se mi cercano non mi hanno trovato. Dybala penso che non giocherà»

Le parole del tecnico portoghese in vista del match di Europa League contro la formazione tedesca del Bayer Leverkusen

Mercoledì 10 Maggio 2023 di Gianluca Lengua
Roma, Mourinho: «Il Psg? Se mi cercano non mi hanno trovato. Dybala penso che non giocherà

José Mourinho è pessimista sull’impiego di Paulo Dybala domani contro il Bayer Leverkusen: «Non so se giocherà titolare».

Mette a tacere, invece, le voci che vorrebbero sulla panchina del Psg il prossimo anno: «Se mi cercano non mi hanno trovato, non hanno parlato con me». Ecco la conferenza stampa integrale. 

Altra semifinale europea. Ora un avversario di qualità sceso dalla Champions. 

«Il secondo, anche il Salisburgo era sceso. L'Europa League è così e per questo diventa una competizione di alto livello. Arriva questa gente di Champions che ha uno status e un potenziale diverso. Abbiamo fatto già 12 partite e manca questo ostacolo. Non andiamo a regalare la partita al Bayer, metteremo in campo tutto quello che abbiamo fra qualità e voglia. Cercheremo di fare un risultato che ci permetta nella seconda partita di arrivare in finale».

Dybala titolare? Il Bayer Leverkusen ha giocato meno della Roma. La freschezza sarà una delle chiavi?

«Si è scritto che con la Primavera ho motivato i ragazzi nello spogliatoio e cambiato la partita. Questa è una bugia e una mancanza di rispetto verso il loro allenatore. Sono andato nello spogliatoio e l'allenatore in seconda ha fatto il suo lavoro. Ero lì solo a sentire e non ho detto nemmeno una parola. Hanno vinto per merito loro. L'ultima cosa che farei a livello etico sarebbe non rispettare il lavoro di un collega. Dybala? Non lo so. La mia sensazione oggi è no. Non voglio che domani lui gioca e tu dici che sono bugiardone. Dico penso di no. Quello che dice mister Rudi Voeller, anche se non sei d’accordo, lo devi rispettare. Grandissimo giocatore e uomo del calcio. Penso che non sia lontano dalla verità. Un campionato a 18 o 20 squadre cambia. Quello che penso che cambi di più, però, è il fatto che in Germania loro hanno pensato alla possibilità di una squadra tedesca possa stare in una semifinale di una competizione europea e la settimana prima non hanno giocato. In Italia nessuno si è fidato delle squadre italiane e infatti siamo 5 squadre italiane in semifinale e abbiamo giocato le partite a metà settimana e non ci ha permesso di anticipare a venerdì come ha fatto il Leverkusen. Un giorno in più o in meno di riposo fa la differenza. L’altra cosa che fa la differenza sono le sostituzioni, hanno due infortuni, ma non è un problema. Per noi ogni giocatore che si infortuna non è un problema. Noi non abbiamo il massimo potenziale, ma giocheremo il primo tempo domani e vediamo se a Leverkusen avremo un giocatore in più. O vinciamo e andiamo in finale, o perdiamo e abbiamo lasciato tutti in campo». 

Vi dite a Trigoria che questa rosa non è adeguata? Vi parlate con il presidente e con i dirigenti? C’è uno scambio di vedute a Trigoria?

«La squadra senza problemi è una squadra che ha la qualità sufficienti per fare tutto quello che stava facendo. Seconda, terza o quarta in campionato e qualificata in Europa League. E ogni volta che dopo la partita mi chiedevano quali fossero gli obiettivi della Roma, io dicevo sempre lo stesso: dipende. Noi quando abbiamo problemi non abbiamo rosa. Quando non abbiamo problemi e siamo tutti al top, abbiamo qualità nella rosa. Non abbiamo 25 giocatori uguali. E questo non è in disaccordo. È normale che in una stagione ci siano infortuni, ma la Roma non può averlo. Hai anche una situazioni al limite in cui Solbakken che non è potuto entrare nella lista a causa del Ffp. Non è colpa di nessuno. L’Inter ha giocato con Lukaku e Correa titolari con noi e oggi giocheranno Dzeko con Lautaro. Quando hai stanchezza e infortuni, non arrivi. Devi avere una stagione perfetta senza infortuni e squalifiche. E questo non esiste. Per questo con la mia esperienza quando Paulo segnava e Smalling giocava da dio, io dicevo che questa cosa sarebbe finita. È la voce dell’esperienza, non è la voce della critica. L’Inter aveva Gosens era infortunato e ha giocato Dimarco poi è entrato Darmian. Io avevo Missori e Faticanti. Se io fossi stato fuori dall’Europa League a dicembre, noi adesso saremmo secondi o terzi in campionato. Siamo vittime del bene che i ragazzi hanno fatto durante la stagione. Ora possiamo vincere o no, possiamo andare in finale o no. Se non arriviamo ci diranno che la stagione non è buona, ma io dirò ai ragazzi che la stagione è stata fantastica». 

Come ha trovato il gruppo in vista di questa partita?

«Prontissimo. Il problema che ho per domani è che in Italia ho 15 giocatori in panchina in Europa ne ho 12. Smalling, Karsdorp, El Shaarawy vogliono tutti stare in panchina. Vedo tutti talmente preparati che oggi non facciamo ritiro. Non ho bisogno di riunioni, concentrazioni ed emozioni, abbiamo lavorato e fatto riunione tecnica e domani decidiamo chi gioca. Delle due una: o usciamo e abbiamo tutto, o vinciamo e facciamo la festa». 

Quelle con il Leverkusen sono le partite chiave rispetto a quelle in campionato?

«Certo. È più di qualcuno sarà più che contento». 

Che idea ha di Xabi Alonso?

«Mi fa piacere vederlo, non lo vedo da tanti anni. Ho sempre avuto un rapporto fantastico allenatore giocatore, mi farà un piacere enorme stare con lui prima e dopo la partita. Se non sbaglio, Xabi è stato allenato da Benitez, Ancelotti, Guardiola, da me e altri. Che prenda più da uno o da un altro, la vedo una cosa normale. Quello che dico è che la sua Bayer Leverkusen è la squadra che ho visto quest’anno in Europa a giocare in contropiede meglio di tutti. Se a lui piace un gioco diverso è un’altra cosa, ma come minimo dimostra una qualità importante. Ha 5/6 giocatori che potevano fare le Olimpiadi contro Jacobs e in contropiede è praticamente impossibile fermarli». 

Smalling recuperabile per il ritorno?

«Perfetto domani per la panchina. Per il ritorno vediamo, ma non me lo aspetto nelle prossime due o tre partite. magari succede qualcosa di inaspettato, ma se arriviamo a Budapest lui ci sarà». 

MOURINHO A SKY SPORT

Che partita si aspetta?
«Il Bayer Leverkusen è una delle più forti d'Europa in contropiede, è facile da dire. È una squadra da contropiede. Sono pericolosissimi in questa fase del gioco. Difendono, aspettano che l'avversario perda palla e poi sono difficili da fermare, perché hanno giocatori veloci. È una squadra top in questa fase».

Come si affronta questa squadra?
«Intimidazione? Non la vedo così. Col Salisburgo siamo entrati in campo 0-1, stessa cosa contro il Feyenoord. Domani inizia 0-0, abbiamo l'esperienza sufficiente per non essere troppo emozionati per il fatto di essere in semifinale, non essere troppo fissati sul fatto che è la prima partita e che si gioca in casa. Se domani facciamo una partita equilibrata e un risultato equilibrato sono felice».

Quanti minuti hanno Dybala e Wijnaldum? Possono partire titolari?
«Difficile. Non voglio dire impossibile, ma difficile. La prima cosa è sapere se possono giocare, domattina vediamo. Decidiamo se dall'inizio o se dopo. Loro stanno facendo tutto il possibile per recuperare, noi prepariamo la partita con e senza di loro».

Come vede il gruppo?
«Un gruppo felice, anche con tutti questi problemi. Consapevole che sta facendo una stagione nei suoi limiti, che sa che gioca una semifinale europea, che è sempre un momento importante, che può diventare storico, dipende se andremo in finale. Essere in semifinale dopo tutto questo percorso, vedo il gruppo tranquillo e felice, così ho deciso che possono rimanere a casa e tornare domani per la partita. I calciatori sono rilassati e motivati».

Ogni giorno arrivano notizie sul PSG.
«Se mi cercano non mi hanno trovato, non hanno parlato con me».


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