Sport, Vezzali: «Serve ripartenza del settore. Mi impegnerò per garantire Europei a Roma»

Lunedì 12 Aprile 2021
Sport, Vezzali: «Serve ripartenza del settore. Mi impegnerò per garantire Europei a Roma»

«Serve una boccata d'ossigeno per lo sport», dice il sottosegretario Valentina Vezzali che annuncia di stare lavorando alla riapertura graduale di impianti e attività. E quindi si lavora su nuovi protocolli da applicare a piscine e palestre. Si sta discutendo sulla possibilità di aprire agli allenamenti individuali, sulla distanza obbligatoria di due metri tra una persona e l'altra all'interno delle strutture, che diventano dieci metri nelle piscine.

Obbligatoria diventa anche la pulizia degli attrezzi dopo l'uso e il divieto di lasciare in soazi condivisi magliette o altri indumenti . Vietsto ache l'uso delle docce.  

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«La chiusura delle palestre e degli impianti sportivi ha messo in evidenza quanto abbiamo sempre sostenuto, ovvero che lo sport è il perno sociale del Paese. Gli effetti negativi sono sotto gli occhi di tutti: come Governo ci stiamo adoperando per portare una boccata di ossigeno al settore»: lo ha detto il sottosegretario allo sport, Valentina Vezzali, a margine di un evento al Coni per la presentazione delle sedi Italiane riconosciute Città/Comuni/Comunità Europee dello Sport 2021-2022. «Mi auguro - ha aggiunto Vezzali - si possa iniziare a ripartire e rilanciare il nostro movimento: tutti insieme dobbiamo prenderci questo impegno per rimettere in moto e rinnovare il nostro sport».

Inoltre sugli Europei di calcio Vezzali ha detto: «Mi adopererò con tutta me stessa affinché possa essere dato il via libera per disputare queste quattro partite in Italia». «Gli Europei di calcio sono un'occasione importante per il nostro Paese, possono segnare il rilancio e sottolineare l'importanza di continuare a ospitare eventi importanti come anche tanti altri che stiamo organizzando. Ci stiamo lavorando», ha concluso.

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«Bisogna arrivare a una decisione di buon senso, all'aperto studi hanno dimostrato che ci si contagia molto meno. Il paese deve riprendersi economicamente e psicologicamente e c'è bisogno anche del calcio. Mi auguro che i colleghi del Cts e soprattutto la politica, a cui spetta la decisione finale, scelgano per il bene dello paese e dello sport. Io penso che riapriranno». Lo dice il professor Francesco Vaia, direttore sanitario dell'ospedale Lazzaro Spallanzani ai microfoni de La politica nel pallone su Gr Parlamento. «Credo che Paese abbia bisogno di equilibrio, ora è impensabile tenere tutto chiuso -prosegue Vaia-. Si può fare tutto e aprire man mano tutte le attività e quindi anche la presenza dei tifosi allo stadio. Possiamo ospitare gli Europei, ovviamente con un numero contingentato, con il distanziamento e con formule innovative come una app tramite la quale possiamo sapere se la persona che entra è stata vaccinata o sottoposta a tampone negativo. È possibile riconquistare sempre più spazi di libertà, ora abbiamo un'arma a nostro favore, serve vaccinare quante più persone possibili e in fretta».

 

Ultimo aggiornamento: 15:52
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