Raspadori, il babytalento azzurro si racconta: «Vivo in una favola, ma è solo il punto di partenza»

Martedì 22 Giugno 2021
Raspadori, il babytalento azzurro si racconta: «Vivo in una favola, ma è solo il punto di partenza»

Ventun'anni compiuti da poco, viso pulito e ordinato di un ragazzo che ha vissuto in provincia e che con umiltà si è fatto da solo. Giacomo Raspadori è la vera storia da raccontare nella nazionale azzurra di Roberto Mancini ad Euro 2020.

E dopo l'esordio agli europei nella partita vinta per 1 a 0 contro il Galles, ha raccontato l'esperienza che sta vivendo inaspettatamente in questi giorni. Un'esperienza umana ancor prima che sportiva.

Favola europea - «Quella che sto vivendo è una favola, negli ultimi quattro mesi sono successe tante cose, ma la mia forza è stata di mantenere sempre l'equilibrio e saper gestire le emozioni, sono sempre lo stesso ragazzo di prima» - dice dal ritiro azzurro di Coverciano - «Sono consapevole che questo è un punto di partenza, non di arrivo - ha continuato - È stato bello sentirsi subito parte del gruppo, il ct Mancini ci tratta tutti allo stesso modo. Fino a qualche mese fa i miei attuali compagni in Nazionale li vedevo come idoli, ora sono qui con loro. Dico grazie a tutti per come mi hanno accolto».

Le emozioni - «Ho visto tutte le partite dell'Italia campione del mondo 2006, ero molto piccolo ma ricordo tutto, adesso ci sono lo stesso momento magico, la stessa passione e la stessa voglia di fare qualcosa di grande».

L'Austria - «Più che dell'avversario siamo tutti contenti per il grande girone disputato. È una squadra forte, molto organizzata, dobbiamo farci trovare pronti e concentrarci su di noi, che credo sia la cosa più importante, e poi tutto il resto verrà da solo. Puntiamo ad andare arrivare fino in fondo, ma vogliamo continuare a restare sereni e umili».

Prossima stagione - «Io uomo mercato? Quel che avverrà in futuro sono cose che ritengo non importanti ora, sono concentrato sul vivermi questo sogno, sul presente, sul dare il mio contributo. Sono felice e contento, è il momento di rimanere con la testa qui».

Rapporto con Mancini - «Cosa mi ha detto Mancini quando sono stato convocato? "Sappi che se sei qui è perché te lo sei meritatò". E questo mi ha dato fiducia».

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Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 12:26
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