Agnelli: «Superlega non è colpo di stato ma grido di allarme». Paratici saluta la Juve commosso

Venerdì 4 Giugno 2021 di Alberto Mauro
Agnelli: «Superlega non è colpo di stato ma grido di allarme». Paratici saluta la Juve commosso

TORINO - Paratici saluta dopo 11 anni e 19 trofei, nella sala conferenza dello Stadium va in scena un addio commosso, proprio come quello di Allegri due anni fa. Max è tornato mentre Fabio lascia probabilmente per il Tottenham, e si interrompe almeno due volte nella sua ultima conferenza bianconera, prima dell’abbraccio finale con il presidente. “Ringrazio la Juve e Andrea per questa ultima occasione di salutare e ringraziare, undici anni sono tantissimi, un’enormità nel calcio. Ho dato tutto e ricevuto più di quello che ho dato. Ho avuto autonomia totale, di sperimentare e osare, e quando una cosa bella finisce pensi che sia tempo di rimpianto o rabbia, ma non per me. Se devo scegliere un momento? Il gol di Borriello a Cesena. L’acquisto più rischioso senza dubbio Dybala, 40 milioni dal Palermo, è una grandissima scommessa. Ronaldo? E’ stata una trattativa veloce, diretta e senza intoppi. Un acquisto a cui sono legato? Barzagli, forse un po’ sottovalutato. Dopo 11 anni le cose più complicate sono le 4/5 decisioni pesanti al mese, per 11 anni..”.
 

Sui motivi dell’addio risponde Andrea Agnelli: “Non è una scelta dettata da fattori esterni - ammette il presidente -, abbiamo fatto una chiacchierata sugli 11 anni insieme a siamo arrivati alla scelta condivisa della separazione, nulla a che vedere con il ritorno di Allegri o il caso Suarez.

Allegri e Paratici sono due professionisti di altissimo livello, nel caso avrebbero continuato a lavorare insieme per lo scudetto. Pentimento per alcune scelte? Vanno contestualizzate, due anni fa l’addio di Allegri era la scelta giusto, oggi il suo ritorno è la scelta giusta”. Poi sulla Superlega. “La Superlega non è mai stato un colpo di stato, ma un grido d’allarme. Il desiderio di dialogo con Uefa e Fifa è immutato. Juventus, Real Madrid e Barcellona sono determinate a raggiungere una riforma delle competizioni”.

Ultimo aggiornamento: 15:47
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