Sampdoria-Inter, le pagelle: il capolavoro di Dimarco, ma c'è anche Augello. Inzaghi strappa la sufficienza

Domenica 12 Settembre 2021 di Marco Callai
Sampdoria-Inter, le pagelle: il capolavoro di Dimarco, ma c'è anche Augello. Inzaghi strappa la sufficienza

SAMPDORIA

Audero 6: incolpevole sul primo gol ma sempre attento quando chiamato in causa.

Bereszynski 6,5: positivo in entrambe le fasi, perfetto nell’assist ad Augello.

Yoshida 7: professione difensore, goleador per l’occasione.

Attacca e gonfia - aiutato da una deviazione - quella avversaria.

Colley 5: tutta sua la responsabilità sulla prima rete nerazzurra. Stende al limite Lautaro e complica la vita ai compagni.

Augello 7,5: Milanese di nascita, sampdoriano d’adozione. Il suo sinistro al volo delizia il Ferraris, per la seconda volta, e riporta in partita la sua squadra. Solo i crampi lo fermano nelle sgaloppate sulla fascia (dal 33’ st Murru 6: della sua partita si ricorda più il battibecco finale con Vidal, che coraggio a mettersi contro il cileno!).

Candreva 7: non si ferma mai, forse spinto anche da un sentimento di rivalsa.

Silva 6: le chiavi del centrocampo blucerchiato sono sue e lui non fa rimpiangere Ekdal (dal 43’ st Torregrossa sv).

Thorsby 5,5: non è certo un bomber ma spreca due occasioni davvero ghiotte. Molto nervoso rimedia un giallo e apre un “dialogo” con l’arbitro Orsato.

Damsgaard 6: la stellina blucerchiata prova ad accendersi ma a tratti. Sfiora il gol ma è D’Ambrosio a negargli la gioia (dal 33’ st Verre sv).

Caputo 5,5: d’incoraggiamento. Ancora da trovare il feeling con i compagni.

Quagliarella 6: continua l’astinenza dal gol per il capitano blucerchiato ma la sua presenza è fondamentale per i compagni più giovani (dal 22’ st Askildsen 6: quasi non pervenuto nel vivo del gioco ma sostituire il capitano non è facile).

Roberto D'Aversa 7: non sbaglia nulla, i suoi ragazzi recuperano due volte lo svantaggio e lui non smette di incitarli nemmeno per un secondo fino al fischio finale

 

INTER

Handanovic 6: poco impegnato ma si conferma una sicurezza per il reparto difensivo.

Skriniar 6: il suo al Ferraris è sempre un ritorno. Lanciato in A proprio nella Genova blucerchiata è sempre molto attento in difesa e si propone in avanti.

de Vrij 6: a 3 o a 4 per lui cambia poco. L’accoppiata con Skriniar si conferma una garanzia.

Dimarco 7,5: prima da titolare rientrato alla casa base dopo l’esperienza veronese. Mostra subito grande personalità, prende la palla e toglie le ragnatele dal sette (dal 22’ st Dumfries 6: subito propositivo in fase offensiva).

Darmian 5,5: da lui si ci sarebbe aspettata una spinta maggiore e si inizia ad intravedere solo sul finale ma ormai è tardi.

Barella 6,5: capitan futuro ma ormai ha le spalle larghe e non sente la pressione. Il centrocampo nerazzurro ha il suo perno fisso, il gol del 2-1 nasce da un suo spunto.

Brozovic 5: le fatiche nazionali si fanno sentire e la sua partita dura meno di un’ora (dall’8’ st Vidal 6: solito gladiatore, non riesce però a far la differenza).

Calhanoglu 5,5: da lui si ci aspetta sempre quel guizzo in più. Spreca malamente, a tu per tu con Audero, la rete che avrebbe riportato in vantaggio l’Inter. (22’ st Sensi 6: la sua vera partita dura 10 minuti poi si arrende ad un infortunio, l’ennesimo. Inzaghi non ha più cambi e lo trasforma in punta, o almeno ci prova).

Perisic 5: Inzaghi si aspetta molto da lui ma oggi il tecnico non viene ripagato e come il connazionale dura solo poco più di un tempo. (dall’8’ st D’Ambrosio 6,5: salva quasi sulla riga e permette ai suoi di non passare in svantaggio. Al triplice fischio la sua copertura si rivela fondamentale).

Dzeko 6: un primo tempo quasi da 7 un secondo da 5. Sufficiente la sua partita anche se, dopo l’uscita di Lautaro, piano piano di perdono le sue tracce. Sfortunato anche nella deviazione sulla prima rete blucerchiata.

Lautaro 7: chi lo avrebbe mai detto che sulle gambe dell’argentino c’è un viaggio intercontinentale? Corre, lotta, segna ed Inzaghi se lo coccola (dal 17’ st Correa 5: cerca il gol in più di un’occasione senza fortuna. Vorrebbe far vedere di essere pronto come il compagno dopo gli impegni in nazionale ma non è così).

Simone Inzaghi 6: forse ha troppa foga nell’esaurire i cambi e al momento dell’infortunio di Sensi costringe i suoi a giocare sostanzialmente con l’uomo in meno.


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