Orsato apre il microfono in tv e ammette: «In Inter-Juve mio errore sul fallo di Pjanic»

Lunedì 1 Marzo 2021 di Roberto Avantaggiato
Orsato apre il microfono in tv e ammette: «In Inter-Juve mio errore sul fallo di Pjanic»

Ha sorriso poco, com’è nel suo stile di arbitro un pò arcigno. Serio, come quando è in campo, dove solo Cristiano Ronaldo è riuscito a farlo sorridere e divertire. Ieri, neppure la presenza di Tiziano Pieri, suo amico oltre che ex collega, è riuscito a scioglierlo in quello che è stato un evento che tanti hanno definito storico per la classe arbitrale: parlare in diretta tv. Daniele Orsato, vicentino di Schio, 45 anni compiuti lo scorso novembre, miglior arbitro del 2020, tra i suoi primati metterà anche quello che Alfredo Trentalange ha voluto regalargli: essere il primo direttore di gara che dopo aver diretto una gara di serie A (sabato Spezia-Parma) va in televisione a raccontare e spiegare.

Lo ha fatto come ospite di Novantesimo Minuto, la storica trasmissione (in onda su Raidue) che da sempre racconta il calcio della domenica. Il miglior arbitro al mondo non ha fatto nessun riferimento ad argomenti inerenti il match appena diretto (ci sono ancora le valutazioni spettanti al giudice sportivo da rispettare), ma considerazione e rivelazioni non sono mancate.


SENZA DIVISA
Con un semplice maglioncino a girocollo, anzichè la consueta divisa con giacca e cravatta e con alle spalle il grande camino della sua casa in Veneto, Orsato ha ammesso l’errore più importante degli ultimi anni della sua carriera, quello che lo tiene lontano dall’Inter dal 2018. «Il fallo di Pjanic in Inter-Juve non serve andarlo a rivedere tre anni dopo. Sicuramente è un errore, lo rividi subito con la tv», ha rivelato abbozzando un mezzo sorriso l’arbitro di Schio. Che ha spiegato perché ha commesso quell’errore: «La vicinanza non mi ha portato a vedere quello che poi ha mostrato la tv - ha aggiunto - L’ho vista in modo diverso, è stato un contrasto in volo e l’ho valutato male. Il Var non è potuto intervenire per cui resta l’errore».


LA PRECLUSIONE
Lo avesse potuto ammettere prima, forse Orsato sarebbe già tornato a dirigere i nerazzurri. «Se accadrà prima della fine della stagione? Bisogna chiederlo al designatore. Noi andiamo ad arbitrare dove ci dicono di andare», il suo elegante slalom alla domanda. Evita meno, invece, il confronto quando gli viene fatto notare che la sua presenza a Novantesimo Minuto potrebbe essere l’apripista di uno nuovo rapporto arbitri-media. «Se il confronto verrà utilizzato per fare chiarezza è quello che l’Aia vuole. Se verrà utilizzato per la polemica non andremo da nessuna parte. Usiamo questa opportunità per fare chiarezza», ha sottolineato, dando seguito al pensiero del suo nuovo presidente, Alfredo Trentalange, che ha fortemente voluto questo esperimento («solo così potremo capire se sarà giusto o meno», la sua filosofia molto prammatica). Televisione significa anche Var, che Orsato beatifica. «Noi arbitri scendiamo in campo senza pensare che ci sia. Ma se sbagliamo abbiamo questo salvataggio. Ben venga il Var, non è un fastidio per noi arbitri». La presenza della tv emerge sempre nella vita arbitrale perché, «quando sbagliamo non siamo felici e andiamo a vedere subito dove abbiamo sbagliato e il motivo. La tv ci fa vedere subito dove abbiamo sbagliato. Cerchiamo quindi di andare a lavorare sull’errore e cercare di non ripeterlo». Al di là dei sorrisi e dei siparietti con Ronaldo che gli ha toccato l’orologio dopo un gol annullato per fuorigioco («Mi chiedeva della palla se fosse entrata e io gli ho detto di no perché l’orologio non me lo aveva segnalato. Voleva sapere come funzionava», Orsato ha spiegato di non voler avere un rapporto confidenziale con i calciatori. «Il rispetto e l’educazione ci deve essere sempre. Il rapporto arbitro-giocatori è migliorato tantissimo in questi anni».
GLI ALTRI
Quella di Orsato non è stata la prima apparizione televisiva in assoluto. Prima dell’arbitro veneto, sia Collina (nel dopo gara) che Cesari (sempre nel dopo gara) avevano rotto un tabù post-partita, con Cesari che venne squalificato per essere andato a spiegare il fatto, mentre Collina, nel ‘97 non venne punito. Anche Rizzoli parlò, via telefono, dopo la finale mondiale del 2014, così come Gianluca Rocchi fece un’intervista post-partita la scorsa stagione dopo Juve-Roma che ha segnato la sua carriera arbitrale in campo, Anche Stefano Farina andò in televisione, ma il giorno dopo, a spiegare (nella rubrica giornaliera di Raidue Sportsera) il suo mancato terzo tempo in Catania-Palermo, dopo gli insulti e le contestazioni ricevute durante il match. Anche se l’antesignano di tutto è stato Concetto Lobello che, ospite della Domenica Sportiva, ammise un suo errore in Juve-Milan.

Ultimo aggiornamento: 15:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci