NAPOLI - E’ la festa di Napoli che si gode ufficialmente lo scudetto atteso per 33 anni.
La festa
Il pubblico accompagna con applausi scroscianti. Ci sono ovviamente ‘accoglienze’ speciali: il coro Kim Kim ha salutato il difensore coreano che sembra al passo d’addio per il pressing del Manchester United. I 50mila hanno chiamato a squarciagola Simeone, Anguissa, Raspadori e naturalmente gli artefici principali dello scudetto. Kvaratskhelia ha ricevuto la medaglia con la bandiera della Georgia, poi è toccato a Victor Osimhen, avvolto dai colori della Nigeria. Il penultimo è Luciano Spalletti che non sarà più l’allenatore del Napoli: Lucio si commuove e riprende la scena con lo smartphone. ‘Mister, Mister’, lo chiamano i 53mila. E’ Giovanni Di Lorenzo a dare il via al party: alza la Coppa e comincia lo spettacolo dei fuochi d’artificio tricolori. E’ la notte dei campioni d’Italia.
Lo show: c'è anche Gigi D'Alessio
Lo show è cominciato alle 21.30. L'assolo al sax di James Senese che ha suonato O surdato 'nnammurato' ha dato il via libera alla festa. L'introduzione è di Stefano Di Martino, sul palco con lui c'è Alessandro Siani che ha voluto ovviamente ricordare Diego Armando Maradona. "Ci ha insegnato a vincere", ha detto l'attore e regista che poi ha sdrammatizzato sulla mancanza del bus scoperto in città: "Se vinciamo la Champions - ha spiegato - dovremmo organizzarci con la metropolitana". Poi è toccato a Tullio De Piscopo, Arisa, Silvio Orlando. Alle 22.16 è stato il turno di Gigi D'Alessio che ha infiammato i 50mila.
Spalletti: «Non è facile dire addio». E apre a una nazionale
Luciano Spalletti si è congedato visibilmente emozionato: "Voglio sentire il profumo di questa emozione il più a lungo possibile. E' stata meravigliosa, non la dimenticherò mai". Lucio non ha ovviamente cambiato idea ed è pronto all'addio: "Di sicuro non è facile dopo serate come questa. Mi dispiace anche lasciare una squadra forte come questa. Oggi ho parlato con i calciatori come se fossi un padre. Semplicemente non potevo dare di più. L'anno prossimo sarà strano, ma almeno non dovrò pensare - sorride - alla formazione". Spalletti ha anche aperto all'ipotesi della nazionale: "Potrebbe essere una sfida stimolante dal punto di vista professionale. Stacchi ogni tanto e sei sempre bello lucido. Vedremo, è sicuramente un'idea. Ovviamente io non guferò mai il Napoli. Farò sempre parte di questa città".
I campioni d’Italia al centro del campo a godersi lo show trasmesso da Raidue. Sono le star della celebrazione dello scudetto. Tre ore di musica e spettacolo all’insegna di Napoli con gli artisti più importanti della città, a cominciare dal presentatore Stefano De Martino. Con lui Alessandro Siani che ha ricordato Diego Armando Maradona: “Ci ha insegnato a vincere, eravamo analfabeti in questo senso”. L’esibizione di Gigi D’Alessio è stata la più applaudita. Stesso discorso anche per quanto riguarda Nino D’Angelo. La sua ‘Napoli’ è diventata l’inno ufficiale degli azzurri. Ma l’elenco è stato lunghissimo: Lina Sastri, Emma Marrone ha voluto omaggiare Pino Daniele, Arisa ma anche Clementino, Luché, Franco Ricciardi e gli attori Silvio Orlando e Massimiliano Gallo. Ha parlato ovviamente pure il capitano Giovanni Di Lorenzo: “Abbiamo vissuto tante partite importanti nel corso di questo campionato. Mi riferisco al 5-1 contro la Juventus che è stato stupendo. Alzare la Coppa è stata un’emozione incredibile. Me la porterò dentro”. Una battuta anche per Luciano Spalletti che si è goduto le ultime ore da allenatore del Napoli. Comincerà a breve il suo anno sabbatico. Lucio si è limitato ad un “Grazie a tutti. Voglio ringraziare questo pubblico stupendo”. Poi spazio ai comici Biagio Izzo, Francesco Paolantoni e Peppe Iodice che ha intervistato in chiusura Aurelio De Laurentiis: “Il futuro è azzurrissimo. Spalletti ci lascia una squadra straordinaria e quindi non potrebbe essere altrimenti”. Marisa Laurito conclude lo show. Sipario.
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