NAPOLI – Un altro show del Napoli. Gli azzurri lo mettono in scena davanti ai 53mila del Maradona: il 4-2 all’Ajax vale la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con due turni di anticipo e un’ipoteca seria sulla vittoria del girone. Difficile scegliere il migliore attore protagonista. Ce ne sono almeno tre: Raspadori segna ancora, solo Del Piero e Ravanelli hanno segnato nelle loro prime tre partite disputate in Champions. Kvaratskhelia sarà ricordato a lungo dai difensori dell’Ajax. E’ semplicemente imprendibile e si dimostra perfetto pure dagli undici metri. Poi c’è gloria pure per Victor Osimhen: rientra dopo più di un mese dall’infortunio e mette il sigillo ad una gara che l’Ajax prova a recuperare nel finale dopo il rigore trasformato da Bergwijn.
LE SCELTE DI SPALLETTI
Spalletti fa quattro cambi rispetto al match di Cremona: in difesa spazio a Juan Jesus e Olivera, in mediana torna Zielinski, nel tridente spazio a Lozano a destra. L’Ajax punta sul 4-3-3: Schreuder mette Blind al centro e sceglie Bassey come terzino. L’obiettivo è frenare il Chucky. Il piano – però – non funziona. Il Napoli dà una spallata all’equilibrio dopo quattro minuti e il vantaggio porta proprio la firma di Lozano. Il cross di Zielinski è perfetto, il messicano colpisce di testa e segna il vantaggio. L’Ajax gioca in maniera molto aggressiva e prova a reagire subito: Meret è attento su Bergwijn al 9’, poi tocca a Raspadori raddoppiare. Riceve da Kvaratskhelia, controlla di destro e poi fa partire un sinistro all’incrocio imparabile. Jack esulta assieme ai 50mila dello stadio Maradona che applaudono la prodezza dell’attaccante. Il Napoli si esalta con le fiammate di Kvaratskhelia: il georgiano accelera a sinistra ma a volte attacca pure sulla corsia opposta. Il risultato è lo stesso: la difesa dell’Ajax non sa come fermarlo. I Lancieri cercano di rimanere in partita: Kudus e Alvarez hanno due buone occasioni. La coppia Kim-Juan Jesus non appare perfetta in alcune circostanze, ma gli olandesi comunque non riescono ad accorciare il risultato all’intervallo.
SI FERMA ANGUISSA, L’AJAX ACCORCIA LE DISTANZE
L’Ajax parte forte e segna subito con il colpo di testa di Klaasssen troppo solo in area di rigore. Spalletti sostituisce il dolorante Anguissa (risentimento muscolare alla coscia destra) e inserisce Ndombele. E’ anche il turno di Osimhen al posto di Raspadori. La gara resta in bilico poco: Timber devia col braccio sinistro la conclusione del centrocampista francese al 14’ e l’arbitro Zwayer concede il rigore dopo il richiamo del Var. Vorrebbe battere Osimhen, ma Kvaratskhelia prende il pallone e trasforma con freddezza. Il Napoli vuole gestire: Spalletti fa rifiatare Kvaratskhelia (entra Elmas) nel finale, ma l’Ajax rientra in partita nel finale col rigore concesso per fallo di Juan Jesus su Brobbey. Bergwijn è perfetto nella trasformazione, poi lascia il posto ad Ocampos. I Lancieri ci credono e spingono, ma ci pensa Osimhen a chiudere i conti: ruba palla a Blind e realizza il 4-2. L’esultanza è sfrenata: il numero 9 partecipa alla festa di un Napoli che non si ferma più neanche in Champions.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Rui; Anguissa (4’ st Ndombele), Lobotka, Zielinski (44’ st Gaetano); Lozano (32’ st Politano), Raspadori (4’ st Osimhen), Kvaratskhelia (32’ st Elmas). In panchina: Idasiak, Sirigu, Rui, Simeone, Zerbin, Ostigard, Zanoli. All. Spalletti.
AJAX (4-3-3): Pasveer; Sanchez, (19’ st Baas) Timber, Blind, Bassey; Klaassen, Alvarez, Taylor (19’ st Grillitsch); Berghuis (39’ st Conceicao), Kudus (19’ st Brobbey), Bergwijn (39’ st Ocampos). In panchina: Stekelenburg, Gorter, Wijndal, Lucca, Regeer, Magallan. All. Schreuder.
ARBITRO: Zwayer (Germania)
RETI: 4’ pt Lozano, 16’ pt Raspadori, 4’ st Klaassen, 17’ st Kvaratskhelia rig, 38’ st Bergwijn rig, 45’ st Osimhen
NOTE: ammoniti Klaassen, Sanchez, Alvarez, Bassey, Bergwijn, Timber, Juan Jesus, Osimhen, Politano. Angoli 2-6. Recupero 2’ pt, 5’ st. Spettatori 53mila.
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