Conferenza stampa Mourinho, lo "special one" vola basso: «Non siamo da scudetto. Mercato? Benissimo sinora ma aspettiamo con i bilanci»

Sabato 13 Agosto 2022 di Stefano Carina
Conferenza stampa Mourinho, lo "special one" vola basso: «Non siamo da scudetto. Mercato? Benissimo sinora ma aspettiamo con i bilanci»

ROMA Mourinho torna a parlare.

E nel farlo preferisce il low profile: "Se ci sono 18 scudetti, posso capire che la Roma è candidata. Ma visto che non ci sono...La Lazio ha speso 39 milioni, loro sono candidati? Dire che siamo candidati, è come vendere un prodotto non reale. E infatti Ancelotti non lo dice". Vola basso lo Special, anche nel commentare il mercato: "Purtroppo non è chiuso. Fare una valutazione adesso è prematuro, è meglio aspettare. Ovviamente abbiamo preso 5 giocatori spendendo 7 milioni e di grande qualità, quindi è stato fatto un qualcosa di positivo, ma valutarlo ora che il mercato è ancora aperto è prematuro".

Di seguito la conferenza stampa integrale:

Ancelotti (in un'intervista concessa a "Il Messaggero", ndr) nella griglia di partenza di questo campionato ha messo Milan, Inter e Juve avanti alla Roma. È così secondo lei?

"Ancelotti sa tutto di calcio, sa tutto di questo mestiere, sa tanto di questo club, di questa città e conosce la Serie A. Le sue parole vanno rispettate, poi si può non essere d'accordo, ma Carlo è Carlo"

La sua ultima intervista fu la conferenza post-gara di Tirana, da allora disse solo di essere frustrato per il mercato. Questa frustrazione è svanita?

"Purtroppo il mercato non è chiuso, non mi piace il mercato dato che ora inizia la stagione. Ci sono 3-4 gare prima della chiusura . Fare una valutazione adesso è prematuro, è meglio aspettare. Ovviamente abbiamo preso 5 giocatori spendendo 7 milioni e di grande qualità, quindi è stato fatto un qualcosa di positivo, ma valutarlo ora che il mercato è ancora aperto è prematuro. Frustrazione? Abbiamo preso 5 giocatori utili per il miglioramento della rosa, sono usciti Miky e Veretout che erano molto importanti per noi, un titolare assoluto e uno dei più utilizzati. Abbiamo preso 4 giocatori di movimento e un portiere, dire che sono frustrato è troppo. C'è soddisfazione perchè questi giocatori mi piacciono e ho dato il benestare. La società e il direttore non hanno scelto da soli, abbiamo un rapporto che proibisce questo tipo di scelte. Un applauso alla società, fantastico quello che è stato fatto. Per avere però una stagione senza paure di imprevisti, c'è bisogno di qualcosa in più, ma ora possono solo applaudire.

Come si è visto anche in queste prime amichevoli, siete una squadra incline all'agonismo. E' un elemento da correggere o un fattore positivo?

"Non ho visto nulla, ho visto solo una squadra di ragazzi seri che dal primo giorno ha lavorato al massimo. Le amichevoli sono state giocate con l'obiettivo di migliorare, nessuna rissa"

Lei al secondo anno normalmente rende meglio rispetto al primo. Da cosa dipende e come si può fare meglio qui a Roma?

"La seconda stagione significa più tempo di lavoro e più consapevolezza. Quando cambi paese, capisci meglio la cultura calcistica e la filosofia delle altre squadre. Per noi allenatori, nel secondo anno ci sono condizioni per fare meglio. In Europa per fare meglio dobbiamo vincere l'Europa League, dove ci sono squadre con un potenziale economico distante dal nostro. In campionato siamo finiti sesti, la rosa è migliorata ma anche le altre lo sono. Durante questo periodo dove non ho parlato con la stampa, mi stupisce sentire parlare della Roma in un certo modo, dire che siamo candidati allo Scudetto. Lo potrei capire se ci fossero 18 scudetti, Milan e Inter ad esempio hanno finito con 23 e 25 punti più di noi, hanno migliorato la squadra. Non mi sembra che siamo candidati per lo Scudetto. C'è clamore intorno a noi, abbiamo fatto bene con Tottenham e Shakhtar. La Lazio ha speso 39 milioni, magari sono loro i candidati a vincere... Parlare di noi come favoriti è come vendere un prodotto non reale. Il nostro Scudetto è l'amore dei tifosi, giocare le amichevoli con lo stadio pieno, la fiducia che c'è intorno alla squadra. Non abbiamo mai parlato di Scudetto, abbiamo bisogno di tempo. Sono qui da 13 mesi. Ancelotti ad esempio non vende fumo, invece qui c'è tanta gente che lo fa e non dice la verità. Siamo migliorati rispetto all'anno scorso e vogliamo fare meglio in campionato, lasciateci lavorare e parliamo della Salernitana".


Quest'anno ha a disposizione giocatori più offensivi. Può cambiare qualcosa nel progetto di squadra?

"La difesa a 4 non va improvvista ma bisogna lavorarci, quello che abbiamo fatto la stagione scorsa è lavorare sulla difesa a 3, più adatta alle carattesritiche dei nostri giocatori, sia difensori centrali che terzini. Quest'anno abbiamo la possibilità di giocare a 4, ma ci si deve lavorare. C'è bisogno di tempo, non possiamo farlo con i soldi come accade in Inghiliterra o qualche volta qui in Italia. Lo scorso anno alcune cose non mi piacevano, quando eravamo in vantaggio volevamo solo controllare la partita. Alcune volte puoi farlo, altre volte le partite vanno chiuse. Vediamo l'evoluzione della squadra, abbiamo i nostri limiti ma allo stesso tempo tanto potenziale, un gruppo di giocatori che sanno giocare con la palla e creare, in questo senso spero possiamo essere capaci sia di gestire e allo stesso tempo sentirsi dominatori".

A fine conferenza Mourinho, non avendo ricevuto domande sulla gara di domani contro la Salernitana, aggiunge: "Volevo fare i complimenti a Nicola, ha fatto una seconda metà di stagione epica, con una squadra presa in grande difficoltà. Mi aspetto una gara dura, difficile da gestire. Stiamo lavorando da due mesi non per questa partita ma per tutto l'anno. Sarà una partita difficile contro una società che ha speso anche molto. Guardo a questa gara con la consapevolezza che sarà molto difficile".

Ultimo aggiornamento: 16:40
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