Roma, ufficiale la firma di Mourinho: "Insieme per costruire un percorso vincente"

Martedì 4 Maggio 2021
Roma, ufficiale la firma di Mourinho: "Insieme per costruire un percorso vincente"

Josè Mourinho è il nuovo allenatore della Roma. A dare la notizia, come un fulmine a ciel sereno, negli scorsi minuti è stata direttamente la società capitolina dal suo profilo Twitter ufficiale, scuotendo il mondo del calcio italiano come poche volte era successo negli ultimi anni.

Anche l'ex allenatore del Tottenham non ha tardato a far sentire la sua voce in merito alla novità di mercato, lasciando le sue dichiarazioni a caldo attraverso il profilo ufficiale Instagram, che hanno scatenato la reazione estasiata di tutti i tifosi della Roma, i quali nelle scorse giornate invece si erano preparati ad immaginare Sarri come potenziale erede dell'uscente Paulo Fonseca

Il faccia a faccia con la società - "Dopo essermi confrontato con la proprietà e con Tiago Pinto ho capito immediatamente quanto sia alta l’ambizione di questa società - scrive il poroghese su IG - Questa aspirazione e questa spinta sono le stesse che mi motivano da sempre e insieme vogliamo costruire un percorso vincente negli anni a venire." Il solito Mourinho verrebbe da dire, ambizioso, virtuoso e in cerca di sfide sempre più stimolanti in una fase della sua carriera in cui sembra aver perso lo smalto di un tempo, soprattutto dal punto di vista dei trofei vinti, che sono sempre stati il suo cavallo di battaglia essenziale.

I tifosi - "L’incredibile passione dei tifosi della Roma mi ha convinto ad accettare l’incarico e non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione". Queste le righe che il 58enne di Setùbal dedica invece ai supporter giallorossi, che sono ormai a diugiuno da trofei da circa 15 anni, e che probabilmente chiederanno a Mourinho di provare a "restituirgli" almeno uno di quei trofei che con l'Inter gli soffiò "allo scadere" sia in Coppa Italia sia in Serie A.

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Il saluto a Fonseca - "Allo stesso tempo, auguro a Paulo Fonseca le migliori fortune e chiedo ai media di comprendere che rilascerò dichiarazioni solo a tempo debito." Da portoghese in portoghese il passaggio del testimone, in quella che si configura come una staffetta lusitana pronta a ridare lustro ad una piazza che negli ultimi anni ha raccolto meno di quello che avrebbe potuto, un po' per sfortuna e un po' per l'immancabile egemonia juventina, la cui solidità nel campionato nazionale è venuta meno solo quest'anno dopo 9 anni.

Non sono un pirla - Alla fine chiosa nel suo post con un iconico "Daje Roma!", che non può non far pensare immediatamente al "non sono un pirla" che dedicò alla platea nerazzurra durante la conferenza stampa di introduzione nell'ormai lontanissimo 2008. Un modo come un altro di far sentire subito l'attaccamento alla realtà folkloristica romana, in quello che si prospetta essere un percorso atipico e pieno comunque di difficoltà, perchè un'allenatore di questa caratura, da queste parti, non si vedeva dai tempi di Fabio Capello.

Ultimo aggiornamento: 17:27
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