Roma, Mourinho mette Gollini in porta. L'Europeo rivaluta Olsen

Mercoledì 16 Giugno 2021 di Stefano Carina
Gollini

Chiamatela, se volete, pausa di riflessione. Perché la Roma ha in mano Rui Patricio da due settimane ma non affonda il colpo. Strategia per abbassare il prezzo? Fino a qualche giorno fa l’ipotesi poteva esser considerata plausibile. Ma nel momento in cui Pinto incarica i suoi collaboratori di stilare una lista ristretta di portieri più giovani (e abbordabili a livello di costo), lo scenario cambia. E così, a meno che Mourinho non s’impunti per allenare il suo connazionale, non ci sarebbe da stupirsi più di tanto se il nuovo portiere della Roma sarà un altro rispetto all’estremo difensore del Wolverhampton. È chiaro che il gm non è disposto ad un salto nel buio ma tra un over 30 e un 24-26enne sul quale investire a buon prezzo, la scelta ricadrebbe sul secondo.

Il problema è che a Trigoria non hanno intenzione di effettuare un grande investimento per il ruolo.

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Le parate di Olsen all’Europeo potrebbero aiutare a trovare un acquirente per lo svedese (più difficile per Pau Lopez, infortunato) ma i 25/30 milioni chiesti dall’Udinese per Musso, sono fuori budget. Più abbordabile invece Gollini. Il portiere, in rotta con Gasperini, è stato offerto a più riprese (anche alla Lazio). Il problema non è né l’ingaggio tantomeno il gradimento del ragazzo, che accetterebbe di buon grado anche non giocare la Champions pur di trasferirsi nella Capitale. A frenare tutto c’è - per ora - la valutazione dell’Atalanta: 20 milioni. A Bergamo sarebbero anche disposti a diluire il pagamento (sulla falsariga di quanto accaduto con Mancini) ma Pinto non si muove dai 15 milioni (bonus compresi), considerando la scadenza (2023) e i rapporti difficili tra tecnico e calciatore. Nell’attesa che la situazione abbia un’evoluzione, il gm sta valutando alcune candidature estere insieme a Mourinho. Tra l’altro, molti agenti venuti a conoscenza del giro d’orizzonte che sta attuando il club, hanno iniziato a offrire i loro assistiti. Raiola, ad esempio, dopo essersi sentito dire «No, grazie» per Areola, ha proposto Benitez (Nizza): la risposta dovrebbe esser stata simile. Un intermediario nei giorni scorsi ha offerto Audero (Sampdoria) ma il presidente Ferrero, che lo ha a bilancio a 14 milioni, ne chiede 18. A quelle cifre, si aspetta il disgelo per Gollini. 

EDIN CON LA VALIGIA 
Quello che appare certo, è che per l’inizio del ritiro (6 luglio) Pinto vuole regalare allo Special One sia il portiere che Xhaka (in alternativa si monitora la situazione di Douglas Luiz, classe ‘88, dell’Aston Villa.). Anche per lo svizzero la Roma è in stand-by. L’Arsenal continua a chiedere 25 milioni: a Trigoria sono fermi a 15 più 2 di bonus. Ritiro che si svolgerà per 2-3 settimane al Fulvio Bernardini, poi è al vaglio una settimana in Austria o in Germania, in concomitanza di un’amichevole. Un altro test dovrebbe esser fissato il 25 luglio all’Olimpico. Per quella data dovrebbe essere anche più chiaro il destino di Dzeko (e anche di Smalling, lo vuole l'Everton: non è incedibile). La Roma ha dato mandato all’agente Lucci di sondare il mercato per capire se il bosniaco ha richieste. In Italia si è fatta avanti a fari spenti la Juventus: ipotesi che non dispiacerebbe a Edin che però per liberarsi chiede il cartellino gratis. Richiesta sulla quale Pinto, almeno per ora, nicchia. Uno stallo che blocca il mercato in entrata degli attaccanti. L’idea del colpo da 30-40 milioni non è tramontato. Prima, però, vanno piazzati gli innumerevoli esuberi che non rientrano nei piani di Mourinho. Attualmente la rosa, non considerando i giovani, viaggia oltre le 30 unità (33). Un problema da risolvere quanto prima. 

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 16:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA