Mourinho, il Re Mida della Roma: da Zalewski a Ibanez passando per il sold-out e la Conference. Ecco come José crea valore per il club

Lo Special One è l’unico tecnico che negli ultimi anni ha avuto la forza di imporre una serie di giovani della Primavera

Lunedì 13 Febbraio 2023 di Gianluca Lengua
Mourinho, il Re Mida della Roma: da Zalewski a Ibanez passando per il sold-out e la Conference. Ecco come José crea valore per il club

José Mourinho ha creato valore alla Roma. Ho riempito lo stadio (21 sold-out), riportato entusiasmo tra i tifosi e vinto un trofeo dopo 14 anni. Il tutto in appena un anno e mezzo. Non solo, è anche grazie a lui che il cartellino di alcuni calciatori è impennato e il club può dar seguito al suo progetto di valorizzazione dei giovani. Lo Special One è l’unico tecnico che negli ultimi anni ha avuto la forza di imporre una serie di giovani della Primavera, farli crescere in prima squadra e lanciarli nel calcio che conta. Li ha allevati e protetti creando valore dal nulla. Il caso emblematico è Zalewski, esterno offensivo adattato a difensivo che un anno fa ha cominciato a giocare con continuità. È diventato un titolare, ha vinto la Conference League, è stato convocato con la Polonia al Mondiale e adesso è imprescindibile al tal punto da dover giocare anche fuori ruolo sulla destra.

Non solo, ci sono anche Bove e Volpato giovani di grandissime speranze. Basti pensare che Tiago Pinto quando il Sassuolo li voleva in cambio di Frattesi, gli ha risposto che il loro valore insieme superava abbondantemente i 30 milioni.

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C’è poi il caso Abraham, prelevato come scarto del Chelsea e rinato grazie a José che è riuscito a stimolarlo e trasformalo in un calciatore adatto alla Serie A. L’inglese, dopo un inizio di stagione travagliato perlopiù per questioni personali, è tornato l’attaccante di peso che era la scorsa stagione (27 gol totali): dalla ripresa del campionato, ha segnato tre reti e servito due assist. E va considerato anche il lavoro svolto per rivitalizzare Paulo Dybala. La Joya era stato messo ai margini dalla Juventus, la Roma ha prelevato a parametro zero ma Mourinho con abnegazione e allenamenti personalizzati lo ha fatto tornare l’attaccante che era. Ha segnato undici gol in 21 presenze e ha vinto un Mondiale con l’Argentina, proprio grazie a José che tirandolo a lucido lo ha trasformato in un attaccante appetibile per ct Scolari. Infine, c’è la crescita esponenziale di Ibanez che grazie al portoghese si è anche guadagnato la convocazione con la nazionale brasiliana. Insomma, tutto ciò che tocca Mourinho diventa oro. Poi, ci sono casi in cui non è riuscito a incidere. Forse per i pochi margini di crescita di alcuni elementi, o perché non c’era la voglia di mettersi in gioco. Di certo, nel primo anno e mezzo il saldo di Mourinho è in attivo e in una società con un rosso di bilancio da 219 milioni non è poca cosa.


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