Mondiali Qatar, l’Argentina esordisce oggi (ore 11) contro l’Arabia Saudita. Messi: «È il mio ultimo Mondiale. Ora mi sento maturo»

Messi ha giocato 19 partite ai Mondiali in 4 edizioni

Martedì 22 Novembre 2022 di Andrea Sorrentino
Mondiali Qatar, l Argentina esordisce oggi (ore 11) contro l Arabia Saudita. Messi: «È il mio ultimo Mondiale. Ora mi sento maturo»

Prima dell'inizio, c'è già l'annuncio della fine: «Sicuramente questa sarà la mia ultima occasione per inseguire il sogno, quello di tutti noi argentini». Carissimo Leo. Meravigliosa e incommensurabile Pulce, folletto amoroso e immaginifico. Ci hai fatto impazzire tutti. Sei stato il meglio del calcio degli anni Duemila, eppure eccoci già qui, al tuo quinto e ultimo Mondiale, maledetto il tempo che passa.

Inizi oggi con Argentina-Arabia Saudita, la fascia da capitano al braccio e il numero diez sulla schiena, uomo fatto di 35 anni. Avevi il numero 19, e 19 anni, al tuo primo Mondiale nel 2006, e tutti quelli che erano a Berlino, il giorno del quarto di finale perso ai rigori contro la Germania all'Olympiastadion, tuttora non si spiegano perché il ct Pekerman ti lasciò in panchina fino al 120' (di fianco avevi Scaloni, tuo attuale ct), negandoci il piacere di vedere se avresti sgambettato i tedeschi: molti argentini lo rimpiangono ancora.

Avevi già il 10 al Mondiale 2010, con Maradona ct, e ti vedemmo arrancare penosamente a Città del Capo, ancora contro la Germania, un altro quarto di finale ma questo perso male, 4-0 e a casa (c'erano Otamendi e Di Maria, compagni pure in Qatar), ma era una squadra un po' sghemba, quella. Nel 2014 invece arrivasti in finale, quella volta sì con un gruppo tosto intorno a Sabella ct, e ancora una volta la Germania fu il capolinea, 1-0 di Goetze nei supplementari dopo un paio di gol sbagliati dal Pipita Higuain, e anche quel treno passò. Nel 2018 invece con Sampaoli ct fu il caos dall'inizio, e dovesti inchinarti agli ottavi alla Francia di Mbappé, 4-3 e a casa, troppo presto.

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Il quinto Mondiale di Leo Messi, uno splendido 35enne, è anche l'ultimo, dunque. Lui giura di stare da dio, anche se l'Argentina è in ansia per quella caviglia destra infiammata: «Mi sento molto bene, in un gran momento. L'altro giorno non mi sono allenato solo per precauzione, avevo ricevuto un colpo. Qui siamo un gruppo unitissimo, che sa quello che vuole: mi ricorda quello del 2014. Ho molta voglia, molte speranze. Mi sento a mio agio, realizzato, maturo, mi godo ogni momento con intensità, più che in passato: di solito pensavo solo alla partita successiva, senza fermarmi mai. Ora sono più cosciente di tutto».

 


ARRIVA FINALMENTE RIPOSATO
Si chiama saggezza, o maturità. In più, in questo Mondiale finalmente si arriva freschi, non brasati da dieci mesi di partite ufficiali come nelle altre edizioni. E questo, per uno come Messi, è importantissimo. Ecco perché sembra così rilassato e sereno, alla vigilia dell'assalto all'unico trofeo che non ha vinto in una carriera e una vita irripetibili: lo scorso anno ha messo finalmente le mani pure sulla Copa America, rimane solo la World Cup, e magari quei paragoni con Diego avrebbero un senso per molta più gente. L'esordio contro i sauditi non preoccupa sul piano tecnico, semmai per le complicazioni psicologiche della prima partita, per tutti. Ma col giovane ct Scaloni sembrano tutti a loro agio, nella Selecciòn, anzi ora la chiamano La Scaloneta, per questo l'Argentina parte favoritissima. dall'alto delle sue ultime 36 partite da imbattuta. Si gioca nello stadio di Lusail, quello che ospiterà la finale, e Leo un pensierino ce lo farà di sicuro. Per adesso, vigilia serafica, perché anche Scaloni, che si chiama pure lui Lionel, probabilmente emozionatissimo, stempera provando a ingannare se stesso: «Rimaniamo tranquilli. Siamo al Mondiale ma questo rimane uno sport, un gioco. Dopo il gioco, la vita continua». E se Leo alzasse la Coppa, dopo sì che sarebbe una vita bellissima.

ARGENTINA (4-4-2): Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Tagliafico; Di Maria, De Paul, Paredes, Gomez; Messi, Lautaro Martinez.
ARABIA SAUDITA (4-4-2): Alowais; Alburayk, Alamri, Albulayhi, Alshahrani; Alnajei, Kanno, Bahbri, Alfaraj; Aldawsari, Albrikan.
Arbitro: Vincic (Slovenia)
Tv: ore 11, RaiDue
 

Ultimo aggiornamento: 13:14
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