Milan-RedBird, verso il closing a settembre. E il Financial Times: gli Yankees e LeBron entrano nel club

Il presidente sarà ancora Paolo Scaroni, per il progetto stadio, al vertice del settore sportivo Paolo Maldini e il ds Frederic Massara

Martedì 30 Agosto 2022 di Salvatore Riggio
Milan-RedBird, verso il closing a settembre. E il Financial Times: gli Yankees e LeBron entrano nel club

Sono tante le indiscrezioni, non confermate dalla proprietà, nei giorni del closing tra RedBird ed Elliott per l’acquisto del Milan. L’ultima viene rivelata dal Financial Times: la franchigia di baseball dei New York Yankees e un fondo di investimento di Los Angeles stanno investendo nel club di via Aldo Rossi insieme al gruppo di private equity statunitense RedBird, che si sta avvicinando all’acquisizione del club da 1,2 miliardi di euro. Ma attenzione: il fondo con sede a Los Angeles ha tra i suoi investitori LeBron James, star dei Lakers, il famoso produttore musicale Jimmy Iovine e il rapper Drake. Tutti loro diventerebbero azionisti del Milan. Da non dimenticare che RedBird annuncerà l’ingresso dei suoi nuovi partner già domani, quando dovrebbe prendere ufficialmente il controllo del club dal suo attuale proprietario, l’hedge fund statunitense Elliott Management.

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Tra l’altro, questo ingresso nel Milan non sarebbe la prima avventura degli Yankees nel calcio: insieme al City sono comproprietari del New York City della Mls. Ora dovrebbero lavorare a stretto contatto con il Milan, mentre Gerry Cardinale è al lavoro per far crescere i ricavi del club di pari passo con i successi. Detto questo LeBron James, Jimmy Iovine e Drake non saranno impegnati direttamente nel club rossonero, ma saranno solo investitori attraverso il fondo. LeBron James e il socio Maverick Carter hanno già relazioni d’affari con Cardinale: RedBird è azionista del gruppo mediatico della coppia, SpringHill, e sono già impegnati in quote di minoranza nel Fenway Sports Group, che controlla il Liverpool e i Red Sox.

VERSO IL CLOSING

Adesso è iniziata una fase cruciale per il Milan. A giorni, a settembre, è previsto anche il closing dell’operazione che porterà il club rossonero nelle mani di RedBird, la società fondata nel 2014 da Gerry Cardinale e che rileverà la maggioranza della società dal fondo Elliott (affare valutato 1,2 miliardi di euro). RedBird verserà 600 milioni di euro per l’affare e altri 600 milioni li otterrà in prestito da Elliott con un vendor loan. Cardinale avrà il 99,9% delle quote, mentre i Singer un tasso di interesse al 7% sui soldi prestati, il pegno sulle azioni come garanzia e un posto di rilievo all’interno del consiglio di amministrazione, con due membri di diritto. Il presidente sarà ancora Paolo Scaroni, per il progetto stadio, al vertice del settore sportivo Paolo Maldini e il ds Frederic Massara. La firma-avallo sul mercato dovrebbe passare a Scaroni, non più dell’ad Ivan Gazidis, che dovrebbe lasciare a novembre, per tornare negli Stati Uniti o rimanere da consulente. Tra i potenziali successori è accreditato Giorgio Furlani, il portfolio manager di Elliott che ha seguito il club per il fondo e che siede nel Cda.


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