Milan, arriva il Monza di Berlusconi, Pioli: «Gara dall'aspetto romantico. Maignan? Starà fuori fino a gennaio»

Il tecnico preannuncia un grande turnover: «Tengo conto del fatto che disputeremo 7 partite in 22 giorni. Nessuno dei miei giocatori le giocherà a tutte»

Venerdì 21 Ottobre 2022 di Salvatore Riggio
Milan, arriva il Monza di Berlusconi, Pioli: «Gara dall'aspetto romantico. Maignan? Starà fuori fino a gennaio»

Tre vittorie di fila contro Empoli, Juventus e Verona. Il Milan sa che non può fermarsi proprio adesso. A San Siro arriva il Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, due che non potranno mai essere nemici dei rossoneri. La squadra di Stefano Pioli è attesa da gare importanti, come quella poi in casa della Dinamo Zagabria – e in Croazia non hanno vinto né il Chelsea né il Salisburgo – martedì 25 ottobre, decisiva per le sorti in Champions del Diavolo. «Sarebbe importante per noi iniziare bene questa serie di partite», ha detto Stefano Pioli. «Sfidare Berlusconi e Galliani è particolare? Sì, c’è un aspetto romantico. Prima della partita, però, non mi ha chiamato. Loro due hanno fatto la storia del Milan. Sono cose che per ora dobbiamo lasciare a parte perché affrontiamo una squadra che gioca bene e devo fare i complimenti a Raffaele Palladino per aver dato subito un’identità alla squadra». In questi giorni Maignan ha avuto una ricaduta, mentre Theo Hernandez è rimasto scioccato per la rapina in casa: «Quella di Theo è una cosa che è entrata dentro di noi perché noi siamo una famiglia. Lo aiuteremo in tutto per tutto. Invece, per Mike siamo molto dispiaciuti. Stava facendo di tutto per tornare con la squadra. Abbiamo fatto tutte le cose giuste, purtroppo non è lo stesso muscolo. Credo che questo ko lo terrà fuori fino a gennaio».

Idea turnover

Atteso un ampio turnover: «Tengo conto che giocheremo 7 partite in 22 giorni e nessuno dei miei giocatori le giocherà a tutte. Alcuni hanno giocato meno, altri hanno giocato di più. Non penso alla gara di martedì, ma penso a tutte. Domani sarà una gara insidiosa, ma saremo pronti». Origi e Rebic possono giocare al posto di Giroud e Rafael Leao: «C’è, ma ci sono anche altre soluzioni. Facciamo la corsa su noi stessi». Al Bentegodi sono state tante le difficoltà per i rossoneri: «Non siamo stati una squadra compatta.

Dobbiamo fare meglio perché tante situazioni si potevano gestire meglio, con maggiore lucidità».


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