Inizia l’era RedBird al Milan. Gerry Cardinale è pronto a sbarcare a Milano, ha incontrato Elliott e c’è stato l’atteso signing da 1,3 milioni di euro, con la firma arrivata la scorsa settimana a New York.
RedBird, le prime tappe (e il caso Maldini)
Si partirà dal rinnovo del direttore tecnico Paolo Maldini e del direttore sportivo Frederic Massara, entrambi in scadenza il 30 giugno prossimo. Poi si partirà dallo stadio e dal mercato: Bremer o Botman per la difesa; Renato Sanches per il centrocampo; Zaniolo o Mahrez per l’attacco e la suggestione Belotti in scadenza, che tanto piace al Monza. Oltre al rinnovo di Rafael Leao a 6 milioni di euro a stagione. RedBird tenterà subito di conquistare la seconda stella. È questo l’obiettivo della società d’investimento americana fondata nel 2014 che gestisce 6 miliardi di dollari di capitale tra servizi finanziari e mondo dello sport, socio di minoranza del Liverpool e di maggioranza del Tolosa.
Gerry Cardinale, chi è il nuovo Ad
Al vertice c’è Gerry Cardinale: laurea all’Università di Harvard e un Master of Philosophy in “Politics and Political Theory” ad Oxford, in cui fu titolare anche della borsa di studio “Rhodes Scholarship”. Cardinale è l’uomo abituato a gestire capitali impressionanti: in Goldman Sachs (da cui oggi si è sganciato), è stato senior leader dell’attività di investimento di private equity della banca d’affari, incaricato della gestione di oltre 100 miliardi di dollari di capitale privato tra azioni, debito, strategie di investimento immobiliare e di infrastrutture.
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