Milan-Roma, da Liedholm ad Ancelotti un via vai che ha fatto grande il calcio italiano

Lunedì 26 Ottobre 2020 di Romolo Buffoni
Nils Liedholm e Carlo Ancelotti

Milan-Roma è una classica del campionato italiano, una sfida che ha fatto la storia della serie A. Le bacheche dei due club non sono ovviamente confrontabili: il club rossonero grazie al ventennio berlusconiano è diventato il più vincente del mondo, mentre quello giallorosso pur giocando quasi sempre nella massima divisione (un solo torneo di B in 93 anni di storia) ha avuto rari momenti di grandezza.
Ciononostante, con i doppi ex storici che hanno vestito le due maglie viene fuori una formazione assolutamente prestigiosa, anche in panchina.

Sono stati tanti i campioni protagonisti su entrambe le sponde, che per alcuni ruoli c'è l'imbarazzo della scelta.

PORTIERI
In porta, ad esempio, ci sono tre figure importanti come "ragno nero" Cudicini, Tancredi e Antonioli. Tre numeri 1 indiscutibili, ma nonostante le prodezze di Tancredi e Antonioli capaci di vincere lo scudetto con la Roma, la precedenza in questa particolare formazione deve andare a Fabio Cudicini: in giallorosso vinse la Coppa Italia del '64 e la Coppa delle Fiere del '61; fra i pali del Milan, scudetto '68, Coppa Campioni e Intercontinentale del '69 e Coppa Italia del '72.

DIFENSORI
Nella linea difensiva a quattro, del 4-3-1-2 affidato ala Barone Nils Liedholm (senza discussioni e seppure ce ne fossero, a Fabio Capello possiamo trovare posto in campo), c'è da adattare Panucci (vinse tutto in rossonero e anche 2 coppe Italia e una Supercoppa con la Roma) a difensore centrale (l'alternativa sarebbe Mexes, "pochine" in questo parterre le due coppe Italia romaniste e le 2 supercoppe vinte una volta per parte) per cedere la fascia destra al Pendolino Cafu (eroe dei due mondi grazie agli scudetti vinti con entrambi i club). L'altro difensore centrale è Maurizio "Ramon" Turone autore del gol annullato più famoso d'Italia ma anche di una Coppa delle Coppe in rossonero e 4 coppe Italia (due per parte). Fascia sinistra consegnata non senza sensi di colpa a Schnellinger, con dolorosa esclusione di Aldo Maldera. Il tedesco di Italia-Germania 4-3 vinse tutto in rossonero e anche una Coppa Italia in giallorosso nel '64, ma anche Maldera ha portato uno scudetto su entrambe le bacheche e tre coppe Italia (2 in rossonero).

CENTROCAMPISTI
Centrocampo forse un po' risicato nei numeri (solo quattro mediani di ruolo) ma stellare, degno dei Galacticos del Real dei primi anni Duemila. La corsa e la tecnica di Carlo Ancelotti e Fabio Capello ai lati della sapiente regia e del tiro potente di Agostino Di Bartolomei, con la classe sopraffina di Juan Alberto Schiaffino a colorare di fantasia la trequarti. Ancelotti, che da giocatore e allenatore ha alzato tutti i trofei possibili in rossonero, trovò in maglia giallorossa (con Liedholm allenatore) l'autostrada del successo sugellato dallo scudetto dell'83. Anche Capello si lanciò nel calcio dei grandissimi grazie al trampolino giallorosso (i tifosi insorsero per la sua cessione alla Juve) e, dopo aver fatto incetta di titoli da allenatore milanista, sulla panchina della Roma vinse lo scudetto del 2001. Diba fu capitano e bandiera della Roma, portata a un soffio dal trionfo in Coppa dei Campioni dell'84 per poi seguire il Maestro Liedholm al Milan a rifondare la squadra rossonera reduce dalle retrocessioni in B. Infine, Schiaffino dietro le punte. L'uruguaiano, carnefice dei brasiliani al Maracanazo dei Mondiali del '50, viene considerato fra i più grandi calciatori di ogni tempo. Vestì la maglia del Milan dal '54 al '60 e quella della Roma dal '60 al '62, in rossonero (171 presenze e 60 gol) conquistò tre scudetti mentre in giallorosso (nonostante i soli 47 gettoni di presenza e tre gol) alzò la Coppa delle Fiere.

ATTACCANTI
Uno strappo alla regola del palmarès in onore di Pierino Prati che, pur segnando e vincendo (tanto) solo con il Milan, ricopre un ruolo di primissimo piano anche nella storia della Roma che, nel '75, festeggiò un terzo posto (con Liedholm in panchina tanto per cambiare...) frutto praticamente esclusivo dei suoi 14 gol. Al fianco de La Peste, fra l'altro scomparso recentemente, posto riservato per Gunnar Nordhal: il Pompiere (amico fraterno di Liedholm) è il terzo marcatore di sempre in serie A con 225 gol, dietro a Piola e Totti. Gol segnati per la maggior parte in rossonero (210). Quindici i gol in campionato con la Roma (che in allenò dal '57 al '59) in 34 presenze.

La MilanRoma all-time

Cudicini; Cafu, Turone, Panucci, Schnellinger; Ancelotti, Di Bartolomei, Capello; Schiaffino; Prati, Nordahl. A disp: Tancredi, Antonioli, Maldera, Mexes, Aquilani, Sormani, Cassano, Scarnecchia, Massaro. Allenatore: Liedholm


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