Con Maurizio Sarri ancora fuori per squalifica, tocca a Giovanni Martusciello, il suo vice, parlare dopo la gara che la Lazio ha riacciuffato in extremis contro il Torino grazie al rigore trasformato dal solito Ciro Immobile. «Sono soddisfatto per la prestazione e per l'impegno.
Lazio, Martusciello: «Soddisfatto per la prestazione. Ci sono margini di miglioramento»
«Secondo me - ha proseguito Martusciello -, abbiamo prodotto poco perché abbiamo dovuto lavorare sporco. Il Torino ci ha costretto a questo. Abbiamo costruito di più all'inizio della seconda parte. Giochiamo ogni tre giorni e quindi è difficile lavorare. La difesa sta facendo bene e lavora bene da reparto. Si stanno pagando degli errori individuali a caro prezzo. Nel calcio, però, bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno».
CAMBIO DI MODULO. «In due mesi non si possono stravolgere dei concetti. Stiamo cercando di farne passare alcuni, così come le idee. Ora è ancora il momento del pensiero e ciò porta a dei ritardi. Durante la settimana si vedono dei grandi miglioramenti. Per il sarrismo non è una questione temporale, l'importante è che i ragazzi comprandano i concetti. Tante energie vengono spese per questo. Giocare ogni tre giorni non aiuta il lavoro».
Juric: «Mi rode perdere due punti dopo aver dominato»
Al microfoni di Sky Sport è intervenuto anche il mister granata, Ivan Juric: «Non abbiamo subito niente. Partita molto tosta. Dietro non abbiamo permesso nulla. Siamo stati dei polli. Partita dominata, perché abbiamo creato molto e potevamo fare più gol. Perdere due punti mi rode. Sapevamo che Milinkovic-Savic avrebbe potuto fare solo la spizzata. Sarebbe stata la terza vittoria di fila senza prendere gol», ha detto l'allenatore del Torino.
CAPITOLO BELOTTI. «Unica brutta partita in campionato, da vergognarsi un po', è stata a Firenze con due attaccanti. A me non piace proprio, non mi trovo. Con il tempo può accadere di tutto. A Verona ho giocato senza punte e ho avuto i migliori riscontri. Può essere che poi Sanabria e Belotti si trovino bene assieme e andremo con le due punte. Come idea, però, non mi piace. Senza i due attaccanti ci sono meno punti di riferimento».
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