Sale la rabbia biancoceleste legata al convulso finale di Lazio-Inter di sabato sera all’Olimpico. La squadra di Sarri vince, ma non digerisce la baraonda che ha portato all’espulsione di Luiz Felipe. Sicuramente il brasiliano ha peccato d’ingenuità nell’esultanza con l’amico (ex?) Correa, ma ora il club capitolino valuta il ricorso a prescindere.
Lazio-Inter: Luiz Felipe-Correa, resta il gelo
Il motivo? Le immagini viste e riviste dell’aggressione, fisica e non solo verbale, a Felipe Anderson dopo il gol segnato dal brasiliano con Dimarco a terra per un contrasto con Leiva, sul quale era stato concesso il vantaggio per l’Inter. In quella circostanza sia Dumfries che Handanovic strattonano e spingono il numero 7 biancoceleste, sono “violenti” senza incorrere in alcuna espulsione. Insomma, il ricorso si baserebbe sulle due diverse misure applicate. Intanto sia i tifosi che lo spogliatoio della Lazio sono furiosi con l’ex Correa per l’atteggiamento avuto nell’occasione e per aver dimenticato in una manciata di mesi il forte legame che ha avuto per tre anni coi suoi compagni e tutto l’ambiente. Non solo, adesso bisogna fare pure i conti col danno collaterale. A Verona in difesa sarà emergenza totale: Acerbi sconta la seconda giornata di squalifica oltre Luiz Felipe. Patric sta andando alla grande, toccherebbe però a Radu (zero minuti nelle gambe) l’esordio stagionale.
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