Rissa Mourinho-Lotito a fine derby. «Cosa guardi?». «Io sono il presidente della Lazio, tu sei ospite». Scintille e accuse

La Lazio vince 1-0, all'Olimpico succede di tutto

Lunedì 20 Marzo 2023 di Gianluca Lengua
Rissa Mourinho-Lotito a fine derby. «Cosa guardi?». «Io sono il presidente della Lazio, tu sei ospite». Scintille e accuse

Derby ad altissima tensione anche negli spogliatoi dove è andata in scena una rissa tra José Mourinho e Claudio Lotito.

Il tecnico della Roma ha visto la partita all'interno del pullman parcheggiato nel piazzale antistante lo stadio Olimpico. A metà del primo tempo si è spostato in una sala interna predisposta e a fine partita ha raggiunto la squadra. Poteva farlo perché dopo alcuni minuti dalla fine della gara la squalifica di un tesserato si esaurisce, avrebbe anche potuto tenere le interviste post partita. Davanti allo spogliatoio della Roma c'era un via vai di giocatori della Lazio che per raggiungere la loro stanza in realtà avrebbero dovuto seguire un percorso differente che non prevedeva il passaggio davanti a quelli della Roma.

Le pagelle del derby Lazio-Roma: Zaccagni eroe, Luis un genio, Smalling tiene


INCHIESTA PROCURA FEDERALE
È nata una lite tra Mancini e Romagnoli (il giallorosso è uscito svestito dallo spogliatoio e avrebbe apostrofato il difensore con l'espressione pezzo di m...') che Claudio Lotito, anche lui presente lì davanti, ha provato a disinnescare. A quel punto è arrivato Mourinho che gli ha detto: «Che ca ti guardi?». Lui gli ha subito risposto: «Io sono il presidente della Lazio e tu sei ospite. Questa è casa mia e passo dove mi pare. E tu qui non ci potresti stare». Tiago Pinto ha assistito a tutta la scena - nel frattempo si erano intromessi anche Foti e Cataldi - è intervenuto per dividerli ed evitare che arrivassero alle mani. Il tutto è accaduto davanti ai commissari della procura federale che hanno messo tutto a verbale. Inevitabile l'apertura di una nuova inchiesta.

La Lazio fa suo il derby e vola al secondo posto. Il rosso a Ibanez e il gol di Zaccagni: Roma ko


LA STOCCATA DEL MAGO
Poco dopo Luis Alberto si è presentato davanti alle telecamere e ha raccontato parte della vicenda senza entrare nei dettagli: «Sono usciti dal campo e a hanno continuato quello che hanno fatto in partita. Ora penso solo alla cena con la mia famiglia e a bere un bicchiere di vino. Quando si parla prima di una partita, dopo bisognerebbe stare zitti. Loro hanno parlato troppo, come sempre fanno». È solamente l'epilogo di una partita in cui la Roma ha puntato a stressare e innervosire l'avversario a più riprese. Questa volta, però, la Lazio è arrivata preparata e alla fine le uniche vittime dell'isteria giallorossa sono stati i calciatori della Roma stessi che alla ripresa del campionato affronteranno la Sampdoria senza Mancini (era diffidato ed è stato ammonito), Ibañez, Cristante e Kumbulla (squalificato due giornate per un calcio gratuito a un giocatore a terra). Il centrocampista azzurro è andato allo scontro a fine gara perché Luca Pellegrini e Cataldi stavano festeggiando verso la Curva Sud. Rosso anche per Marusic per la tensione con Mancini. Una tensione, quella della Roma, spesso ingiustificata che porta ormai i giallorossi a scattare come una molla al primo episodio controverso o appena qualcosa non segue il copione prestabilito. Il risultato è che mentalmente la squadra si crea degli alibi additando come colpevole chiunque non sia dalla sua parte.

 

Ultimo aggiornamento: 17:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci