Messi fa 700 ma il Barça frena contro l'Atletico e lancia il Real

Mercoledì 1 Luglio 2020 di Giuseppe Mustica
Messi fa 700 ma il Barça frena contro l'Atletico e lancia il Real
Non basta al Barcellona il gol numero 700 in carriera di Leo Messi. Gli uomini di Setien non vanno oltre il 2-2 contro l’Atletico Madrid e regalano al Real la possibilità di affondare il colpo decisivo per la Liga battendo giovedì il Getafe. Un pareggio giusto quello del Camp Nou. Con 3 rigori e un’autorete, quella di Diego Costa, che ha aperto la partita, decollata dal quel momento in poi. Un risultato che mette a rischio molto più di quanto già non lo fosse la panchina di Setien, apparso quasi senza mordente durante i 90’, che sente l’ombra di Xavi pronto a subentrargli per questo finale di stagione. E anche la gestione di Griezmann scatenerà polemiche in Spagna: il grande ex di turno è entrato in campo solamente per giocare i 4’ di recupero. Una situazione, l’ennesima, pronta ad esplodere. 
 
BOTTA E RISPOSTA NEL PRIMO TEMPO
Come detto il tecnico del Barcellona si affida ancora una volta a Puig, il canterano che ha debuttato nel pareggio di Vigo. Panchina anche per Arthur: difficilmente il neo juventino vedrà il campo da qui a fine stagione. Simeone invece punta su Llorente come seconda punta vicino a Diego Costa. Ma la mossa decisiva del Cholo è Carrasco a sinistra che crea scompiglio e riesce sempre a trovare lo spazio necessario per inserirsi alle spalle del centrocampo blaugrana. L’avvio è di marca ospite. L’Atletico è compatto e riparte velocemente. Ma a passare è il Barcellona con l’autorete di Diego Costa che spedisce goffamente alle spalle di Oblak il calcio d’angolo di Messi. Siamo al minuto 11 e il Barcellona sembra aver messo in discesa la partita. Ma non ha fatto i conti con l’indemoniato Carrasco, per distacco il migliore in campo, che brucia Piqué e appena entrato in area è steso da Vidal. Rigore che prima Diego Costa sbaglia, ma che poi viene fatto ripetere perché Ter Stegen lascia con entrambi i piedi la linea di porta. La responsabilità quindi la prende Saul che porta subito tutto in parità spiazzando il portiere tedesco. 
 
MESSI 700, MA SAUL NON SBAGLIA 
Il secondo rigore della partita viene concesso per l’atterramento di Semedo dopo un tocco leggero di Felipe. Siamo a inizio ripresa e Messi dal dischetto batte Oblak col cucchiaio e raggiunge l’olimpo del calcio siglando il gol numero settecento della sua straordinaria carriera. Ma nemmeno questo basta per ritornare in vetta alla Liga, almeno per due giorni, al Barcellona. Perché ancora Carrasco sgasa sulla palla in profondità di Diego Costa sfuggendo a Semedo che non può far altro che stenderlo. Saul è ancora più freddo del primo tempo e batte di nuovo Ter Stegen. Il Barcellona non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. E ovviamente l’ingresso in campo di Griezmann è troppo tardivo per poter stravolgere la partita. E nel finale l’Atletico – una squadra completamente diversa dopo l’impresa di Anfield dello scorso marzo – potrebbe addirittura trovare il colpaccio con Lemar che s’impappina sul più bello e non riesce a trovare il colpo del ko. Finisce 2-2. E a Madrid, sponda Real, è quasi pronta la festa. 

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