Lega, via all'assemblea elettiva per il nuovo presidente. Fumata nera in prima votazione

Lunedì 7 Febbraio 2022 di Salvatore Riggio
Lega, via all'assemblea elettiva per il nuovo presidente. Fumata nera in prima votazione

I pronostici della vigilia sono stati rispettati.

Fumata nera nella prima votazione per l’elezione del presidente della Lega serie A, nell’assemblea che si è tenuta a Palazzo Parigi, a Milano. Questo era il primo appuntamento dopo le dimissioni – a due anni dalla nomina e a un anno dalla riconferma – di Paolo Dal Pino. Sono state 17 le schede bianche da parte dei club, con due schede nulle. Invece, un voto, inoltre, è andato a Gaetano Blandini, direttore generale della Siae ed eletto nelle scorse settimane consigliere indipendente di Lega (su proposta di Claudio Lotito, presidente della Lazio). Adesso cosa accadrà? I club, filtra unità di intenti, si ritroveranno ora «non prima di sette giorni», come da Statuto, per una nuova assemblea elettiva. Da ricordare che da oggi, lunedì 7 febbraio, le società hanno 45 giorni di tempo per trovare il sostituto di Dal Pino per evitare il commissariamento. Da ricordare, inoltre, l’ultimatum della Figc per adeguare lo Statuto, entro martedì 15 febbraio, ai principi informatori stabiliti dal Consiglio federale lo scorso novembre (anche in questo caso, in caso contrario, scatterà il commissariamento). È stato Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, a ricoprire il ruolo di presidente reggente in assemblea, dopo la nomina di vice presidente di Lega da parte del Consiglio, all’unanimità, sabato 5 febbraio. «È stata una riunione piacevole in cui tutti i presidenti si sono espressi con una grande unità di intenti. Il clima è stato molto molto costruttivo e collaborativo. Sono fiducioso che da qui in avanti si possa dialogare in modo semplice per rendere la Lega il motore del calcio. La mia elezione era necessaria per garantire una continuità dell’assemblea. Voglio sottolineare però il clima di dialogo e confronto. Lavoriamo per proseguire il percorso di crescita della Lega serie A», ha detto. Nella giornata di ieri, domenica 6 febbraio, erano trapelate voci sull’intento dei club di individuare un politico per poter facilitare il rapporto con il Governo. Dal fronte capeggiato da Lotito si pensava ad Angelino Alfano, ma tra le ipotesi anche quella di Walter Veltroni (il suo nome, a dire il vero, fu fatto anche due anni fa quando poi fu eletto Paolo Dal Pino) e Pier Ferdinando Casini, che però si è chiamato subito fuori. Non tutti, però, sono d’accordo su un profilo da prendere dalla politica. Come ha fatto notare Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, al suo arrivo a Palazzo Parigi: «Qui si sono confuse le funzioni. Il presidente non è uno che deve comandare, deve rappresentare gli interessi e le decisioni di 20 società, che si esprimono attraverso il Consiglio e l’assemblea. C’è molto da parlare di come uscire fuori dal pantano dove i precedenti hanno buttato da due anni la Lega in un immobilismo aggravato ancora di più dal Covid. Quello che nessuno vuole capire è una cosa fondamentale, la Lega serie A è autonoma e indipendente perché finanzia tutto il movimento calcistico. Senza la Serie A non esisterebbe la Figc, non esisterebbe la Lega B, la Lega Pro ma anche qualche altro sport. Commissariamento? Sono boutade buttate lì da qualcuno che ama mostrare i muscoli perché non ce li ha e ha bisogno di dimostrare a non so chi di averceli».

Ultimo aggiornamento: 15:17
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