È una coppa molto cara alla Lazio, forse per questo Sarri cerca il riscatto.
L’ATTESA DI LOTITO
Ha segnato ovunque e in ogni competizione, il discorso non vale certo per Immobile. Chiamato anche stasera agli straordinari quasi sicuramente. Sarri non si fida di Muriqi e attende tra l’altro la sua uscita nelle prossime ore: «È tutto in divenire, ma io non ho mai promesso tre acquisti a gennaio - assicura Lotito - e incontrerò Maurizio prossimamente». Continuano dunque a slittare sia la firma sul rinnovo del tecnico sino al 2025 sia gli eventuali rinforzi in questa sessione. E allora Sarri si rimbocca le maniche: dall’inizio o in corsa, rilancerà uno fra i baby Raul Moro e Romero per preservare davanti Zaccagni e Felipe Anderson contro l’Udinese. È tutto in ballo sino all’ultimo minuto per la formazione. L’unica certezza riguarda il portiere: torna Reina titolare, sperando di evitare supplementari e penalty, che complicherebbero ogni piano dell’allenatore.
CHANCE DELLA STAGIONE
Via ogni cattivo pensiero, Sarri vuole invertire il suo destino. Quaranta partite disputate nelle Coppe Nazionali, appena la metà dei successi e 17 ko. Prima della finale con la Juve, Sarri era arrivato agli ottavi con l’Empoli, ai quarti e in semifinale col Napoli, e in FA Cup col Chelsea al quinto turno. L’impressione è che l’allenatore si sia sempre voluto concentrare sul principale torneo, ma stavolta è diverso. A febbraio sarà difficile superare il doppio spareggio in Europa League col Porto e rimane in salita e tortuoso anche il cammino verso il quarto posto in campionato. Insomma, la Coppa Italia a fine stagione potrebbe tornare ad essere un bell’appiglio per riaprire il nuovo ciclo. E poi, in caso di vittoria, per potersi aggiudicare un altro trofeo. Anche la Supercoppa è cara alla Lazio: l’ultima la regalò proprio Sarri nel 2019 da “nemico” bianconero.
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