Sfumata la Champions, la motivazione si chiama Torino.
AIUTO
Lotito ha caricato tutto il gruppo per questo appuntamento: come emerso dagli atti della Procura Federale, è iniziata su impulso di Cairo anche l’inchiesta sui tamponi, che ha gettato fango sulla società biancoceleste, sulla squadra e persino sull’ex bomber Ciro. E’ il momento di togliersi questo dente avvelenato. E’ pure mister Inzaghi il principale alleato di Lotito. Perché vuole e può fare un favore all’amato fratello Pippo: «Confidiamo nel risultato della Lazio di martedì – ha infatti ammesso l’ex campione del Milan – e a quel punto potremo giocarci l’ultima chance per il nostro destino». Simone glielo ha promesso al telefono e ieri lo ha ribadito. Sarebbe il tredicesimo successo di seguito, dietro Bayer e Inter il terzo miglior ruolino europeo. Con 11 sconfitte nel totale computo, non è servito a riacciuffare in extremis la Champions, ma questo al momento non mette in discussione il futuro. Anche se Inzaghi aveva stretto con Lotito un patto in base al piazzamento: con meno introiti nelle tasche della Lazio, il tecnico dovrà rinunciare a qualcosa sul suo nuovo ingaggio.
MERCATO
Nell’aria c’è sempre il rinnovo, con rumors continui che infittiscono il mistero. Anche se ormai non ci sono dubbi sulla durata del nuovo contratto (due anni più opzione per un altro), resta fondamentale il vertice definitivo fra Inzaghi, Tare e Lotito, anche per fare un bilancio. Al presidente non è andato giù come è stato gestito l’ultimo mercato, il tecnico chiede garanzie per il prossimo. Sul quale il diesse sembra comunque già al lavoro. Contatti per D’Ambrosio dell’Inter a parametro zero e incontro col Cagliari la scorsa settimana per il gioiello Nandez (valutato 25 milioni) a centrocampo. Non sono escluse cessioni eccellenti, ma Lotito non svaluterà nessun pezzo pregiato. Conte vuole Milinkovic, ma gli 80 milioni proposti non bastano.
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