PROVEDEL
Primo tempo da spettatore, poi nella ripresa si scatenano gli attaccanti dello Sturm. Lui mura dove può su Boving e Hovart, sempre reattivo, ma sui due gol c’è poco da fare.
LAZZARI 5,5
Va a cercarsi i guai col lanternino, già dalla prima ammonizione evitabile per una zuffa con Kiteishvili. Ingenuo sul secondo giallo: manatina magari non sanzionabile, ma non era il caso comunque. E lascia la squadra nei pasticci
GILA
Deve ingaggiare duelli molto fisici con Emegha, grande e grosso, e si disimpegna sempre con destrezza. Con Boving, che si muove un sacco, deve impegnarsi il doppio, ed è più dura.
PATRIC
Trasloca sul centrosinistra del reparto ma la prestazione rimane nitida, spesso a testa alta nello sbrogliare potenziali pericoli. Ripresa con più affanni
HYSAJ
Addirittura tra i migliori nel primo tempo, per costanza di spinta e lucidità negli inserimenti. Assiste Immobile al 35’ dalla linea di fondo, è uno stantuffo. Ripresa in calo come tutti, e dalla sua parte nasce il 2-2
LUIS ALBERTO
La pressione costante di Prass lo innervosisce, come certi contatti di Stankovic. Non si disunisce ma attende di piazzare le giocate, che arrivano col contagocce, e intanto assiste Zaccagni sul rigore
CATALDI
Fa da frangiflutti costante, ma con la squadra in 10 è troppo solo, e sbaglia il passaggio da cui parte l’azione dell’1-1.
BASIC
Si applica nella fase difensiva, cercando di convincere Sarri dei suoi progressi. Prova a lanciarsi negli spazi per colpire, ma non ha la lucidità di Milinkovic
PEDRO 7,5
Guizza e schizza da giovinetto quale non è più, dà variazioni, si muove con intelligenza superiore: la traversa al 35’, l’inizio dell’azione dell’1-0, il gol del raddoppio, mille altre cose. Che campione, Pedrito
IMMOBILE
Sente aria di sorpasso a Inzaghi nei gol europei e si muove in attesa di colpire, ma trova il portiere al 29’, con conclusione sporca, e non trova bene il pallone nemmeno al 35’. Poi si sblocca col rigore. Partecipa alla battaglia con tutti i sentimenti.
ZACCAGNI
Prende una discreta quantità di calcioni dal marcatore diretto. Ma continua a insistere finché trova il rigore. Sostituito per la ragion di Stato
MARUSIC
A destra per rilevare Lazzari, balla un po’ troppo però
MILINKOVIC
Entra per dare prestanza e pericolosità, oltre che personalità, e il suo ingresso nel momento più difficile offre quello di cui i compagni hanno bisogno: un riferimento tecnico, una sponda, un amico
FELIPE ANDERSON
Il tacco per il gol di Pedro, e si sacrifica in copertura
VECINO
Fa da scudo ai furenti attacchi austriaci, a volte vacilla
ALL.SARRI
Bel primo tempo contro un avversario duro e a tratti feroce, la Lazio va, convinta, anche nelle difficoltà. L’espulsione cambia tutto, ma la confidenza nello spartito dei giocatori, e i cambi giusti, la tengono in partita.
SIEBENHANDL
Bel riflesso al 29’ pt su Immobile, ma sul 2-1 di Pedro dà una spanciata goffa e la palla passa
INGOLITSCH
Eccesso di rudezze su Zaccagni, si rilasserà solo quando l’avversario esce
AFFENGRUBER
Bene per quasi tutta la gara, tranne nell’ingenuo sgambetto che provoca il rigore
WUTHRICH
Bell’atleta, e nemmeno male in fase di impostazione
DANTE
In gravi difficoltà contro Pedro.
HIERLANDER
Animale da pressing, morde e ringhia con un certo ardore
STANKOVIC
Davanti alla difesa, sempre aggressivo, qualità altalenante
PRASS
Gran passo e strappi continui, serve l’assist per il pareggio e diverse altre cose
KITEISHVILI
Trottolino polemico e fastidioso, più che altro fa innervosire i laziali, ma non punge
AJETI
Un sinistraccio alto subito all’11’ pt e poco altro
EMEGHA
Centravanti di peso e di scarsa efficacia
BOVING
Un danese 19enne che entra all’Olimpico, dà spettacolo nel tocco e nel tiro, e segna due gol. Ah però.
ALL.ILZER
Squadra da battaglia e da pressing, moderna
STEGEMANN 5,5
Probabilmente il rigore su Zaccagni è l’unica cosa che vede bene.
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