Da una parte, la Lazio, senza il suo re, Immobile; dall’altra, la Roma, con i suoi bomber a salve, Abraham che non segna in campionato dalla partita del 4 febbraio contro l’Empoli e con Belotti che è ancora a secco in questo torneo. C’è Dybala ed è il suo primo derby romano e, in attesa che si risveglino gli altri, è lui la certezza di Mourinho. José ha anche pensato a una soluzione alternativa in attacco (come con la Juve), quella che Sarri è invece costretto a inseguire, vista l’assenza forzata di Ciro (ovvero il falso centravanti, Felipe Anderson), per non dare riferimenti ai due centrali della Lazio, sfruttando le qualità e i movimenti dell’argentino e gli inserimenti dei trequartisti, Pellegrini su tutti.
GLI OBIETTIVI
Il derby è una partita che entrambe vogliono vincere, con la Roma con qualche obbligo in più, perché in caso di sconfitta si troverebbe in ritardo nella corsa Champions e con uno svantaggio (di sei punti virtuali) alla luce della sconfitta dell’andata. Poi ci sono i due capitani: Pellegrini ha tolto i punti ed è libero, se lo vorrà, di giocare senza la protezione alla testa; Milinkovic c’è - all’andata squalificato - ma ha bisogno di accendersi, in quello che forse potrebbe essere il suo ultimo derby, partita che l’ha visto protagonista, tra campionato e Coppa Italia, con tre reti, contro le due di Lorenzo, di tacco nella sua prima stracittadina, su punizione nella passata stagione. Mourinho ha bisogno di vincere ma difficilmente vedremo una Roma arrembante dal primo minuto, non è nel suo dna. Dovrà essere semplicemente se stessa. Sarri invece potrebbe optare per una squadra in stile Napoli, pronta a bloccare gli esterni della Roma (Marusic su Spinazzola e Hysaj su Zalewski, con Karsdorp operato al naso) e ripartire. Sa bene il tecnico della Lazio che Mou non aspetta altro che poter controgiocare e, come nella gara di andata, difficilmente prenderà in mano il possesso. In fondo è una finale e basta un errore (come all’andata, Ibañez), un episodio per scrivere una storia diversa da quella che immaginiamo. Lazio e Roma non dovranno fare altro che mostrare i loro lato migliore: la difesa. Napoli a parte (ha incassato solo sedici reti), Sarri e Mou hanno le migliori del campionato, 19 contro 21 reti subite. In fondo, perché mostrarsi come non si è? Il derby sarà comunque affascinante.
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