Lazio-Roma, probabili formazioni: le scelte di Sarri e Mourinho, Dybala e Felipe per rompere l’equilibrio del derby

José punta forte su Paulo, alla sua prima stracittadina. Maurizio è senza Ciro e gioca sulla fantasia di Anderson e Pedro

Domenica 19 Marzo 2023 di Alessandro Angeloni
Lazio-Roma, probabili formazioni: le scelte di Sarri e Mourinho, Dybala e Felipe per rompere l equilibrio del derby

Da una parte, la Lazio, senza il suo re, Immobile; dall’altra, la Roma, con i suoi bomber a salve, Abraham che non segna in campionato dalla partita del 4 febbraio contro l’Empoli e con Belotti che è ancora a secco in questo torneo. C’è Dybala ed è il suo primo derby romano e, in attesa che si risveglino gli altri, è lui la certezza di Mourinho. José ha anche pensato a una soluzione alternativa in attacco (come con la Juve), quella che Sarri è invece costretto a inseguire, vista l’assenza forzata di Ciro (ovvero il falso centravanti, Felipe Anderson), per non dare riferimenti ai due centrali della Lazio, sfruttando le qualità e i movimenti dell’argentino e gli inserimenti dei trequartisti, Pellegrini su tutti.

Abraham giovedì ha giocato solo nei minuti finali a San Sebastian e oggi sarà comunque pronto, magari per ripetere la prestazione dello scorso anno, che lo ha visto protagonista con una doppietta. Il dubbio è proprio qui: un centravanti vero o un altro trequartista? Wijnaldum, che - viste le condizioni non perfette di Matic - ieri è stato anche provato al fianco di Cristante o El Shaarawy, che però Mou spesso utilizza da esterno a tutta fascia? Vedremo: il falso nove è solo un’opzione. José deve solo capire questa mattina come starà Matic, ancora debilitato. In caso di assenza del serbo, l’olandese sarà in mediana al fianco di Cristante. L’unico dubbio di Sarri, invece, è legato a Lazzari, che insidia timidamente Hysaj. Il resto è scontato, con Cataldi al posto di Vecino squalificato e Luis Alberto a gestire il gioco in orizzontale e verticale per innescare Felipe e Zaccagni. Non c’è una favorita: in classifica sono divise da due soli punti, ed entrambe arrivano da due trasferte europee impegnative. L’assenza di Immobile e Vecino pesano, mentre nella Roma è forte la mancanza di Mourinho in panchina, lui che il derby ha pensato di accenderlo con qualche dichiarazione “provocatoria”. 

GLI OBIETTIVI

Il derby è una partita che entrambe vogliono vincere, con la Roma con qualche obbligo in più, perché in caso di sconfitta si troverebbe in ritardo nella corsa Champions e con uno svantaggio (di sei punti virtuali) alla luce della sconfitta dell’andata. Poi ci sono i due capitani: Pellegrini ha tolto i punti ed è libero, se lo vorrà, di giocare senza la protezione alla testa; Milinkovic c’è - all’andata squalificato - ma ha bisogno di accendersi, in quello che forse potrebbe essere il suo ultimo derby, partita che l’ha visto protagonista, tra campionato e Coppa Italia, con tre reti, contro le due di Lorenzo, di tacco nella sua prima stracittadina, su punizione nella passata stagione. Mourinho ha bisogno di vincere ma difficilmente vedremo una Roma arrembante dal primo minuto, non è nel suo dna. Dovrà essere semplicemente se stessa. Sarri invece potrebbe optare per una squadra in stile Napoli, pronta a bloccare gli esterni della Roma (Marusic su Spinazzola e Hysaj su Zalewski, con Karsdorp operato al naso) e ripartire. Sa bene il tecnico della Lazio che Mou non aspetta altro che poter controgiocare e, come nella gara di andata, difficilmente prenderà in mano il possesso. In fondo è una finale e basta un errore (come all’andata, Ibañez), un episodio per scrivere una storia diversa da quella che immaginiamo. Lazio e Roma non dovranno fare altro che mostrare i loro lato migliore: la difesa. Napoli a parte (ha incassato solo sedici reti), Sarri e Mou hanno le migliori del campionato, 19 contro 21 reti subite. In fondo, perché mostrarsi come non si è? Il derby sarà comunque affascinante. 

Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 17:20
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