Lazio, anatomia di una rinascita: dal ko con l’Inter, cinque successi. E Lotito ha blindato Sarri

La svolta è arrivata dopo Salerno

Martedì 16 Gennaio 2024 di Alberto Abbate
Lazio, anatomia di una rinascita: dal ko con l’Inter, cinque successi. E Lotito ha blindato Sarri

ROMA Morire per poi rinascere con 5 trionfi di seguito (mai centrati prima da Sarri, dal suo sbarco nel 2021) e, in poco più di un mese, conquistare ottavi di Champions, semifinale di Coppa Italia, e soprattutto riportarsi a un passo dal quarto posto in campionato. Adesso sono un dettaglio 5 punti in meno dopo 20 giornate rispetto allo scorso anno, è un miracolo il processo di crescita riuscito in un batter d'occhio. Dopo il ko di un mese fa contro l'Inter, la Lazio ha spiccato il volo, ma la svolta è arrivata fra le macerie di Salerno in cui Sarri minacciò le dimissioni per dare un segnale forte a tutto il gruppo. Il giorno dopo quel capitombolo, Lotito disse di aver dato «carta bianca» al ds Fabiani, che ribaltò lo spogliatoio: «Abbiamo perso contro l'ultima. Ora basta. Se qualcuno pensa che l'allenatore venga sollevato si sbaglia, la melma la mangiamo tutti insieme adesso». Ripristinati i ritiri della vigilia obbligatori, i confronti continui fra giocatori e tecnico. Dopo l'1-0 risicato col Cagliari, Lotito giustificò i fischi dell'Olimpico: «I tifosi hanno ragione perché non si può vincere in 10 contro 11 in quel modo.

Non c'entra nulla il tecnico. E ora va preso qualche provvedimento». Il giorno dopo arrivò l'epurazione di Vecino, fedelissimo di Sarri, per motivi disciplinari contro il Genoa in Coppa Italia, proprio per una risposta fuori luogo data al tecnico.

La Lazio aggancia il quarto posto, Sarri: «Le partite alle 12:30 un'imboscata. Supercoppa in Arabia? Prendi i soldi e scappa»

LA FERMEZZA

È servito il pugno duro per scuotere la vecchia guardia, forse appagata dal secondo posto: «Adesso le gerarchie si azzerano», disse Mau, a un certo punto. Dopo un battibecco in campo e nello spogliatoio con Immobile a Madrid, panchina con l'Inter per Luis Alberto, da gennaio 2023 titolare indiscusso. La Lazio perse per un retropassaggio di Marusic su Lautaro, ma Sarri apprezzò lo spirito: «Abbiamo dimostrato di poter battere la capolista, siamo ancora quelli dell'anno scorso». E la sera, alla cena di Natale, il bis di Lotito: «L'Inter segnerà la nostra rinascita. Ripartiremo da Empoli con un altro piglio». Profetico, da allora mai più un ko. Merito anche del nuovo metodo Fabiani, pronto a dare un taglio al passato: «Via gli egoismi, conta solo la Lazio, faremo le pagelle a giugno. Se qualcuno mostrerà appagamento, userò il bisturi nello spogliatoio». Sarri lo ha seguito, senza guadare più in faccia nessuno, e ha fatto sentire tutti parte del progetto. Domenica bacchettata per l'approccio al giovane Isaksen, sia pure decisivo nelle settimane degli acciacchi di Immobile e Luis Alberto. Nei 24 giorni del ruolino vincente Mau ha schierato 25 titolari differenti, tra il derby e l'altro ieri effettuato altri 6 cambi, ruotato tutto l'organico: l'alternanza Lazzari/Pellegrini, i centrali difensivi Romagnoli-Gila con Patric (spalla destra ok dopo il controllo), i registi Cataldi-Rovella (entrambi diffidati rischiano il Napoli con un giallo in Arabia), addirittura Mandas e non solo. Aggregati dalla Primavera i giovani Renzetti, Ruggeri, Sardo e il solito Saná Fernandes per la partenza per Riad oggi a mezzogiorno. Domattina il primo allenamento: Castallenos è out, ma sarà col gruppo.

BASIC-SALERNITANA: È FATTA

Dall'Inter all'Inter, in Supercoppa si punta a un altro epilogo: «Vogliamo vincere il trofeo. Ho investito oltre 100 milioni sui nuovi acquisti - le parole alla Regione Lazio - e ora si è creata un'alchimia nello spogliatoio. C'è una certa rotazione rispetto al passato e siamo tornati in corsa per tutto». Basic non fa più parte dei piani e va a Salerno, dove è rinata la Lazio: «Non verrà sostituto ha ammesso Sarri e con Fabiani non abbiamo parlato di rinforzi a gennaio». Solo Kamada (sirene dal Galatasaray) o altre uscite potrebbero cambiare gli scenari di mercato, c'è voglia di cogliere un affare (occhio a Girma) al volo. Intanto avanti con la sesta, l'ultima marcia per tornare davvero in paradiso.


© RIPRODUZIONE RISERVATA