Lazio, le pagelle del 2022: tocco-Sarri (7,5), Milinkovic vola (7,5). Luis Alberto il mago triste (5,5). Immobile trascina

Giovedì 29 Dicembre 2022 di Andrea Sorrentino
Lazio, le pagelle del 2022: tocco-Sarri (7,5), Milinkovic vola (7,5). Luis Alberto il mago triste (5,5). Immobile trascina

SARRI 7,5
Ha cominciato da subito a incarnare la lazialità, che era cosa nuova per lui, e nel frattempo ha inoculato il sarrismo, cosa nuovissima su queste sponde: finora la simbiosi sembra raggiunta.

Ha migliorato il rendimento di molti, e ha dato qualità al gioco. Chi non lo ama, non lo segue, infatti qualche caduto c'è già stato e ci sarà: lui li saluta senza voltarsi. Non ha la squadra in forze per giocare anche sul fronte europeo, e si è arreso ben presto. Deve limitare l'ostentazione della sindrome da accerchiamento, suo limite.

MILINKOVIC 7,5
Sta elevando l'assist a forma d'arte, effettuandolo con qualsiasi parte del piede. Ha sofferto in avvio la cura-Sarri, poi ci si è calato e ne ha tratto benefici: ora è presente in tutte e due le fasi. Mal di pancia e mal di caviglia lo limitano, insieme a quella sensazione, che a tratti traspare ancora, di non riuscire a essere anche il cuore, oltre al fantasista della squadra. Rimane comunque un uomo-mercato, il più vendibile all'estero, e non bisogna trascurarlo.

IMMOBILE 7
Capocannoniere per l'ennesima volta, poi un avvio di nuova stagione difficile, culminato col grave infortunio muscolare: eppure, 6 gol in 11 gare di campionato. È una certezza. Anche se comincia a urgere un alter ego di ruolo .

ROMAGNOLI 7
Sembra abbia giocato con Sarri da una vita, per come si è inserito subito, dando le sicurezze che con Acerbi e Luiz Felipe si erano smarrite.

PATRIC 6,5
Il più migliorato, e con una sicurezza nei movimenti e nelle chiusure che nessuno gli accreditava. Poi è calato un po'.

FELIPE ANDERSON 6,5
Inquadrato in un sistema, e dovendo esserne parte integrante, si è via via disciplinato, esaltando le sue qualità di incursore. E da vice-Immobile, quando è servito, ha dimostrato di saperci fare (ma contro le grandi avversarie è più dura).

PEDRO 6,5
Nella gerla dell'uomo che tutto ha vinto e che tutto ha sperimentato, pesca ancora perline dell'antica grandezza, e le mette al servizio della causa. Encomiabile.

ZACCAGNI 6,5
Molto cresciuto da settembre in poi, dopo un primo anno di luci e ombre: già 5 gol, contro i 4 totali della scorsa stagione. Può e deve migliorare nella continuità, anche dentro la stessa partita. Ma ha imparato a sacrificarsi in copertura.

PROVEDEL 6,5
Parte da secondo, poi dopo 6' di campionato l'espulsione del goffo Maximiano gli apre le porte della Lazio. Diventa il guardiano del tempio, d'improvviso, arrivando a 620' di imbattibilità. Una sorpresona. Si è disunito un po' da novembre in poi. Deve aggiustare qualche dettaglio tecnico, ancora.

CATALDI 6,5
Per sostituire Leiva la Lazio avrebbe preso Marcos Antonio, invece il regista lo fa Cataldi. Regista basso, da palle rubate e smistate. Sembra divertircisi, e anche il suo dinamismo è stato un valore aggiunto per dare copertura alla difesa, che se n'è giovata molto.

LUIS ALBERTO 5,5
Proprio non è riuscito a integrarsi con Sarri, e le cronache grondano di segnali piccoli e grandi che lui non ne voglia davvero sapere. Peccato, perché il tocco è rimasto felice. Ma il Mago non può pretendere che il mondo giri alla sua velocità, sempre piuttosto bassa.

DS TARE 6
A parte gli indizi di una sua perdita di peso all'interno del club, da certificare in futuro, ha avuto un'estate frenetica di acquisti: ottimo l'ingaggio di Romagnoli, meno buono quello di Maximiano, mentre Cancellieri e Marcos Antonio si faranno (si spera). Non male il colpo di Muriqi al Maiorca col 45% sull'eventuale rivendita.

Ultimo aggiornamento: 14:07
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