Lazio, la domenica al terzo posto e una media Champions (oltre al vantaggio negli scontri diretti)

Dopo i gol incassati da Zappacosta e Hojlund, la Lazio era finita al sesto posto in Serie A e non sembrava più riuscire a ritrovare compattezza. Poi è cambiato tutto

Lunedì 6 Marzo 2023 di Valerio Marcangeli
Lazio, la domenica al terzo posto e una media Champions (oltre al vantaggio negli scontri diretti)

Se è vero che l'appetito vien mangiando, allora la Lazio non può di certo rallentare adesso la sua corsa dopo questa domenica ufficialmente (dopo il ko del Milan e il successo dell'Inter) al terzo posto. erviva un segnale forte dopo le fatiche di inizio febbraio e la squadra ha risposto forte e chiaro. Dopo il crollo interno contro l'Atalanta, i biancocelesti sono tornati a vincere e convincere. Cinque partite in crescendo con apoteosi al Maradona. La bordata da 116 km/h di Vecino è infatti valsa tre punti su un campo che non veniva espugnato da aprile 2022, ma guai a montarsi la testa secondo Sarri: «Ai ragazzi ho consigliato di cancellare la vittoria col Napoli velocemente. Inutile guardare la classifica, anzi, ora pensiamo alla coppa perché ci teniamo. Champions? Vedremo nei prossimi mesi».

Eppure il discorso comincia a farsi serio. Dopo i gol incassati da Zappacosta e Hojlund, la Lazio era finita al sesto posto in Serie A e non sembrava più riuscire a ritrovare compattezza. Nel calcio però, soprattutto quello di oggi che poco piace al Comandante, c'è la possibilità di rialzarsi ogni tre o quattro giorni. Ecco perché la vittoria col Cluj, con tanto di ritorno alla gioia per Immobile, è stato il primo mattoncino della rinascita delle ultime settimane valsa quattro vittorie tra campionato e Conference e un solo pareggio, il tutto con cinque clean sheet di fila che hanno portato il computo stagionale a 18. A un mese di distanza dai dubbi e la possibile crisi, ora i biancocelesti si sono presi la terza piazza in Serie A nella totale bagarre che vede l'Inter dell'ex Inzaghi seconda sì, ma a sole due lunghezze. Sarri fa il suo gioco e rimanda ogni tipo di discorso Champions ai prossimi mesi, ma il rendimento dei biancocelesti giustifica tale ambizione.

I NUMERI

I punti accumulati nelle 25 giornate giocate finora sono 48, con una media di 1,92 per ogni confronto. Al tecnico non piace fare calcoli, si sa, ma tra la sua villa all'Olgiata e lo studio a Formello, un ricorso alla matematica lo ha già fatto. Proseguire con un andamento del genere permetterebbe infatti alla Lazio, nelle restanti tredici giornate, di ottenere un totale di 73 punti, quota che secondo Allegri - in attesa del verdetto sulla penalizzazione della sua Juventus può bastare: «Diciamo che per chi ci sta davanti, tenendo una media di 2 punti a partita, fai 28 punti in 14 gare. Così ci sei dentro». Avrà ragione il tecnico bianconero? In tal caso per il club capitolino significherebbe continuare con il ritmo avuto finora, anche se da quando sono tornate quattro le italiane che vanno in Champions, in tre casi su cinque (il 60% delle volte) il discorso di Allegri è significato realtà. Se i conti dovessero essere questi però, alla Lazio basterebbero sette vittorie (oppure otto) e quattro pareggi (oppure uno). Vista così la strada sembra tracciata, ma ovviamente sarà il campo a parlare per ultimo, in un finale che sarà un mix tra scontri diretti e non. Nei primi, la Lazio ha raccolto tanto visto che per ora è seconda solo al Napoli con una media di 1,87 punti a gara. I biancocelesti però sono l'unica squadra tra le big ad avere una media inferiore a 2 punti a partita con le medio-piccole (1,94). Ecco perché da qui a giugno, oltre che far bene contro Roma, Juve, Inter e Milan, sarà opportuno raccogliere il massimo con le altre nove outsider a partire dal Bologna sabato sera. Riuscendo a migliorarsi anche in queste occasioni, l'Europa che conta non sarebbe più così lontana.


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