Lazio, Luis Alberto è un caso: manda un certificato e salta l’allenamento

Lo spagnolo vuole accelerare l’addio ma la Lazio chiede al Siviglia 22 milioni

Mercoledì 3 Agosto 2022 di Valerio Marcangeli
Lazio, Luis Alberto è un caso: manda un certificato e salta l’allenamento

Sarri fa la conta dopo il giorno di riposo, ma giunto al numero 10 non riceve nessuna risposta. Nel giorno di ripresa a Formello non si vede infatti Luis Alberto.

Un colpo di magia indigesto stavolta, visto che non era preventivato. Ieri infatti alle 18 il Comandante aveva dato appuntamento per ricominciare la marcia verso l'inizio della stagione. Per prepararsi al meglio in ottica Bologna il club biancoceleste avrà un'ulteriore test sabato a Valladolid, ma a questo punto chissà se lo spagnolo ci sarà. Senza trarre conclusioni troppo affrettate, è oggettivo che Luis Alberto sia caduto di nuovo nella trappola del suo carattere inviando un certificato medico alla società con la richiesta di rientrare più tardi del previsto. Un colpo di scena ripensando a quanto visto da luglio in poi, ma di certo non un unicum. Indimenticabile il suo arrivo in ritardo la scorsa stagione in ritiro ad Auronzo di Cadore. Non proprio la scelta migliore considerando il nuovo allenatore ligio alle regole come Sarri che alla prima giornata di campionato ad Empoli gli fece scontare il tutto con la panchina.

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Primo round di un odi et amo proseguito per tutta la stagione tra i due. Impossibile dimenticare le differenze di vedute dopo le sostituzioni contro Venezia e Torino in casa. O addirittura il like su Twitter a un commento critico di un tifoso su Sarri: «Tu pensa che c******e Inzaghi che li ha fatti giocare e vincere per cinque anni», riferito all'impossibilità di schierare lo spagnolo insieme a Milinkovic. Frizioni passate, ma anche superate visto che nella seconda parte di stagione il numero 10 si era ripreso la fiducia del tecnico con 19 partite da titolare. Nel mezzo anche un perla contro la Sampdoria lo scorso 7 maggio con colpo di suola e tunnel che emozionò anche un duro come il Comandante: «Uno che fa un gol così è tanta roba». Eppure la scintilla non è mai scattata, nonostante la regolare presenza fin dal primo giorno di ritiro quest'anno. «Il mister ci sta spremendo con i suoi allenamenti», aveva dichiarato lo spagnolo sotto le Tre Cime di Lavaredo, confermando anche le discrete sensazioni iniziali: «Mi aspetto che quest'anno sarà buono per me e per tutta la squadra». Sul più bello però, dopo le due esclusioni di fila con Genoa e Qatar, miste all'imminente arrivo di Vecino, Luis Alberto torna così a far discutere. La voglia di tornare nella sua Siviglia non è mai passata e stavolta forse è l'occasione giusta. Monchi dopo aver ceduto Koundé al Barcellona per 50 milioni sta valutando il da farsi: «Non compreremo tanto per comprare». Lotito dal canto suo è stato chiaro dopo il primo avvicinamento di oltre un mese fa: o 22 milioni col 30% destinato al Liverpool, oppure nulla.

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SUBITO VECINO
Mentre il Mago non c'è, Sarri riabbraccia Vecino. Ìeri l'uruguaiano ha svolto il primo allenamento in gruppo. La sua candidatura come nuovo titolare sulla linea mediana è sempre più forte, pressione avvertita anche da Luis Alberto. Oltre all'ex Inter, il tecnico ha di nuovo avuto a disposizione Patric. Non si sono allenati Hysaj, pedina vitale per arrivare a Emerson Palmieri, e Maximiano, quest'ultimo in permesso per la nascita del figlio Matias. Prima della seduta largo alle presentazioni di Cancellieri: «Il ruolo di vice Immobile non mi spaventa. Tornare a casa è uno stimolo in più per dimostrare il mio valore. La Roma? Un ricordo, ora sono qui», e Casale: «Sono alla Lazio per Sarri, sognando la Nazionale». Oggi (ore 16:30) toccherà a Vecino e Romagnoli. Infine arrivano poche conferme da Formello sull'accordo imminente col Valladolid per Escalante.
 

Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 10:14
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