Lazio, la partita è doppia: in campo il Crotone, il Torino dal giudice sportivo

Venerdì 12 Marzo 2021 di Alberto Abbate - Emiliano Bernardini
Lazio, la partita è doppia: in campo il Crotone, il Torino dal giudice sportivo

Una giornata, due partite. Una si gioca dal giudice sportivo, l’altra all’Olimpico contro il Crotone. Quest’ultima è davvero una finale: un altro passo falso e la Lazio rischia di dire addio alla conferma in Champions, con 11 (più il Torino) giornate di anticipo. Per questo Inzaghi non se la sente di cambiare quasi nulla col Crotone. E al di là di ciò che pensano Lotito e Tare, si fida solo dei suoi titolarissimi, Simone. Non sfida la sorte e va avanti con le sue idee: nessun turnover, nonostante questa fosse forse la miglior occasione per rilanciare Strakosha dopo gli scivoloni di Pepe: pesano ancora troppe sceneggiate fuori luogo dell’albanese, lo stesso gruppo non le aveva prese bene. Magari Strakosha tornerà mercoledì col Bayern, in questo momento conta di più il Crotone: «Non possiamo sbagliare e sarà una gara difficile contro una squadra, che ha appena cambiato allenatore». Da Stroppa a Cosmi, anche se oggi quest’ultimo sconterà subito una squalifica e in panchina ci sarà il suo vice. Inzaghi deve riprendersi il quarto posto per non fare la stessa fine. In teoria, lui ha già un rinnovo da firmare e assicura che durante la prossima sosta lo farà una volta per tutte. Eppure un’altra sconfitta potrebbe far ripensare pure Lotito, di nuovo su tutte le furie. 
PRECEDENTE
Rianimato solo dalla prestigiosa Scarpa d’Oro d’Immobile, il presidente. Ora spera che Ciro riesca pure a sbloccarsi sotto porta col Crotone, dopo un digiuno di 5 partite. Segnò all’Olimpico nell’ultimo precedente, risalente al 23 dicembre 2017. Anche la Lazio di quella stagione aveva stentato (8 punti) nelle ultime 6 gare, eppure contro i rossoblù arrivò un 4 a 0 roboante. Non bastò a raggiungere poi la Champions, sfumata col quinto posto in cui fu decisivo il pari maledetto di Crotone. Oggi quel brutto ricordo dovrà servire da lezione perché Samy e compagni arrivano all’Olimpico con un veleno letale: sono ultimi a 15 punti, si devono salvare e domenica hanno battuto il Torino in casa 4 a 2. Prima partita granata giocata, dopo le precedenti due non disputate. Quella con la Lazio si gioca sempre oggi sub Iudice. 
DOPPIO MATCH
E’ arrivato finalmente il giorno del Giudice Sportivo.

Mentre i biancocelesti infatti scenderanno in campo, o al massimo subito dopo, arriverà la decisione di Gerardo Mastrandrea sul match contro Cairo. Gli sono state consegnate mercoledì alle 23.50 le controdeduzioni dall’avvocato Gentile per non consentire ulteriori repliche al Torino. Dentro però non c’è traccia (perché “colpe” della Lega) né del bonus rinvio utilizzato contro il Sassuolo, né della possibilità granata di far venire la Primavera a Roma quel 2 marzo. Lotito insiste sull’incongruenza delle date e sull’eventuale abuso d’atti d’ufficio sul quale può esprimersi il Tar ma non il Giudice Sportivo. Per questo è difficile che venga omologato il 3 a 0 a tavolino, ma resta probabile il rimpallo di Mastrandrea alla Lega per definire una nuova data (7 aprile) per il recupero. In quel caso Lotito è pronto a fare subito ricorso prima alla Corte e poi al Collegio: «Non importa che la quarantena scada il primo marzo, secondo la Lazio – spiega l’avvocato Chiacchio – perché ci sta la dichiarazione Asl che chiarisce come il termine ultimo sia il 2 marzo. E il Torino ha solo ottemperato a una decisione dall’alto». Ognuno tira acqua al proprio mulino, ma per i biancocelesti oggi ci sono ben sei punti in palio. 


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