Champions, Immobile contro Lewandowski: sfida d'oro

Martedì 23 Febbraio 2021 di Alberto Abbate
Champions, Immobile contro Lewandowski: sfida d'oro

Gli ha sfilato la Scarpa d’oro, Lewandowski sfida Ciro. Quel sorpasso di due gol (34 a 36) al fotofinish d’Immobile non lo ha ancora digerito. E’ il bomber polacco il pericolo numero uno per la Lazio: 31 reti in 33 gare di Champions dall’inizio della stagione 2017/18, meglio di Cristiano Ronaldo. Stasera a Flick mancherà pure Muller, miglior marcatore (571) della storia del Bayern Monaco, ma si consolerà serenamente con il secondo (276 firme dal 2014) nonché amuleto assoluto: nella sua gestione 59 vittorie e 5 pareggi su 69 gare con Robert in campo. Lo ha battuto, ma s’inchina comunque al suo cospetto, persino re Ciro: «Solo leggere il mio nome lì vicino ed essere riuscito a superarlo mi rende tremendamente orgoglioso. Ora aspetto ancora d’essere premiato». In Campidoglio, ma stasera all’Olimpico vuole regalarsi da solo lo scettro sul terreno. Immobile è umile, ma ormai – titoli a parte – non ha più nulla da invidiare al polacco. Lo sbarco alla Lazio lo ha resuscitato, quindi il salto in alto, a 31 anni è un campione assoluto. Almeno 20 gol nelle ultime 4 annate, ora a 15 (144 a 169) dal mito Piola, recordman biancoceleste di ogni tempo. Diciannove gol in 24 gare nella stagione in corso, Immobile è tutt’altro che sazio e può sfoggiare a tutti anche i numeri della Champions: 9 gol in 13 partite, 9 nelle ultime 8 da titolare; nelle prime quattro del girone sempre a segno come solo Del Piero e Inzaghi Pippo. Per superare invece l’amico/tecnico Simone gli mancano appena 4 firme nel bottino europeo. Alla faccia di chi in Germania lo considera ancora un reietto: «Non m’interessa nulla di ciò che dicono, mi sfottevano già prima della sfida al Dortmund e io penso al bene della Lazio. Mi dispiace solo che mancheranno i nostri tifosi all’Olimpico». Oggi alle 18 però non faranno mancare la loro carica con un altro raduno al benzinaio adiacente al centro sportivo di Formello. 
GRANDE EX
Tutta allo stadio però la festa del gol del presente, ma anche di un glorioso passato recente. A Roma torna la leggenda Klose, il grande ex che ora si occupa proprio della fase offensiva del Bayern. Per omaggiarlo in tribuna Autorità verranno esposte con una mostra ad hoc di “Lazio Museum” tutte le maglie indossate dall’attaccante in biancoceleste, dalla prima nel 2011, il 9 settembre. Peccato si sia lasciato così male con Lotito e Tare, senza che in questi anni ci sia mai stata una riconciliazione. Inzaghi però non dimentica questo campione: «Ricordo quando fu importante nelle mie prime 7 partite. Rivederlo sarà un piacere». Flick lo considera un’arma in più per scardinare il gioco biancoceleste, ma Simone risponde: «Questa è una partita sulla carta ingiocabile, ma in altre sfide in cui eravamo sfavoriti abbiamo comunque dato filo da torcere. Dobbiamo considerare i 180’ e restare aggrappati alla qualificazione. Consideriamo il Bayern il coronamento di un lungo percorso in cui abbiamo vinto titoli e siamo pronti a giocarcela in modo spensierato e umile».
FORMAZIONE
Nessun vantaggio al Bayern dalle ultime prove, ma è difficile che Inzaghi possa decidere di coprirsi (con l’ipotesi Akpa Akpro al posto di Correa) e rinunciare alla migliore formazione.

Dunque in vantaggio il Tucu al fianco d’Immobile. Milinkovic, Leiva e Luis Alberto in mediana, con Lazzari e Marusic sulle fasce. Dietro, come contro la Samp, Patric e Musacchio pronti a sostituire Radu e Luiz Felipe. Solo l’eventuale inserimento di Hoedt al centro farebbe scivolare Acerbi a sinistra nello scacchiere. Proprio lui che ha già fermato Lewandowski in Italia-Polonia in un recente precedente. Fra i pali l’ex Reina, ma Strakosha potrebbe finalmente strappare la convocazione. 


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