Il Sergente sull’attenti. Oggi pomeriggio farà doppi compiti, li ha impartiti Sarri. Contro la Juve, Milinkovic dovrà offendere e sacrificarsi, con tutta quella fantasia davanti. Confermato Pedro “falso nueve”, nonostante Immobile abbia sorpreso tutti ieri. Le prove erano però solo in vista della Lokomotiv: stamattina nuovi esami, Ciro spera che il polpaccio sia guarito per giovedì a Mosca o al massimo per Napoli. Ieri ha suonato la carica ai compagni, poi ha lasciato il ritiro e la fascia da capitano a Milinkovic. Sergej ha i gradi e 191 centimetri, sarà fondamentale anche nei duelli aerei. È l’unico a poterci mettere il fisico contro i bianconeri: «La Lazio sarà impostata su di lui e Luis Alberto – ammette Sarri – perché io non voglio mai giocare sulle qualità degli avversari. Conto sugli opposti». Nel tridente Felipe Anderson e Zaccagni per non dare riferimenti. In regia, i lanci e il dinamismo di Cataldi. In difesa il recuperato Lazzari (Marusic è ancora positivo) e Hysaj, al centro Luiz Felipe e Acerbi. Loro avranno l’arduo compito di proteggere il fortino Olimpico di Sarri: 6 partite in casa in campionato (più altre due in Europa League, un successo con la Lokomotiv e un pari con il Marsiglia), vincendone 5 (Spezia, Roma, Inter, Fiorentina e Salernitana) e pareggiandone una (Cagliari). Non solo, il Comandante ha pure eguagliato il record di Pioli lungo sei anni: zero gol subiti in casa contro Fiorentina, Marsiglia e Salernitana, non succedeva in tre match consecutivi dall’ottobre 2015.
SIRENE DI MERCATO
La formazione di oggi però è “leggerissima”, per questo conta ancora di più il peso specifico e il filtro di Milinkovic. Oltretutto sogno e incubo dei bianconeri. Sergej ha vinto in 4 occasioni, ha segnato un golazo nel 3-1 del 7 dicembre 2019 e un altro nello scontro scudetto, quando sulla panchina della Juve c’era proprio Sarri. A cui negò pure la Supercoppa con un assist. In questo campionato ha già trovato tre gol e quattro passaggi decisivi, ora Milinkovic è di Mau e non di Allegri: «Me lo aspetto protagonista oggi in questa grande sfida – assicura l’agente Kezman – ma il futuro del mio assistito è in una big. La Juve è un grande club e sarebbe un onore per lui». C’erano già stati dei contatti, la Vecchia Signora sarebbe pronta a tornare all’assalto già a gennaio con 80 milioni oppure con 30-40 più McKennie.
FIRMA CONDIZIONATA
Il mercato in entrata e in uscita lo decide però Sarri. Ha già detto sì al rinnovo sino al 2025, ma per firmarlo aspetta da Lotito precise garanzie sui rinforzi: «Col presidente ci parlo tutti i giorni e ci sono le basi. Lui sa come la penso e quindi ora dipende tutto da lui». Servono subito un difensore centrale e una mezzala dinamica, pure un vice-Immobile (Joao Pedro o Botheim) al posto di Muriqi. Si potrebbe rifare un tentativo per Kostic (passato alla procura dell’amico-manager Lucci), per il portiere si può aspettare più avanti. Anche se da Torino rilanciano sondaggi per Vanja Milinkovic, il fratello di Sergej. I tifosi sarebbero entusiasti all’idea di averli entrambi.
CORSA CHAMPIONS
Saranno quasi 45mila, oggi pomeriggio, gli spettatori allo stadio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA