Serie A, biglietti alle stelle: il settore ospiti di Juve-Roma a 57 euro, le curve per Lazio-Inter oltre i 40

Mercoledì 13 Ottobre 2021 di Benedetto Saccà
Serie A, biglietti alle stelle: il settore ospiti di Juve-Roma a 57 euro, le curve per Lazio-Inter oltre i 40

Un grande nuvolone è ormai montato a neve – effetto meringa gigante – sulla linea dell’orizzonte del nostro campionato. E ha un profilo esatto: ché si tratta del costo dei biglietti per andare a vedere la partita allo stadio. Alto? Clamorosamente, drammaticamente, esageratamente alto. Certo, d’accordo, è vero: le eccezioni non mancano, però va detto subito che alla tendenza non è affatto estranea la maggioranza delle grandi squadre della Serie A.

E dunque. Il prezzi sono eccessivi, andare allo stadio costa maledettamente troppo e – logico – i malumori dei tifosi rimbombano sui social oppure, come talora accadeva numerosi anni addietro, negli striscioni sistemati tra le vie delle città. L’aumento della capienza degli stadi dal 50 al 75% del totale, poi, non pare aver agevolato i tifosi. Anzi.

La protesta

Tanto per avere un’idea, i Fedayn, un gruppo (storico) di ultrà giallorossi, ieri hanno firmato un lenzuolo affisso per la strada a Roma (come avrete notato qui in basso): «Juve-Roma: 57 euro più commissione/ non meritate la nostra passione». Pure con la rima. Bene. E allora ci si domanderà: che cosa sono questi «57 euro più commissione»? Questi «57 euro più commissione» sono i soldi che un tifoso della Roma dovrebbe spendere qualora avesse la fantastica idea di recarsi allo Juventus Stadium di Torino per assistere alla partita tra i bianconeri e la Roma, domenica sera. Si dirà: va be’, ma sarà almeno una tribuna, al più un bel posticino nei distinti. Macché, ma magari, ma figuriamoci. Sarà, anzi, è un biglietto per il settore ospiti: che allo Stadium è uno spicchietto che somiglia giusto giusto a un formaggino.

L’enormità di 57 euro (cinque-sette) per un settore ospite è un costo invero spaventevole, ma qui corre l’obbligo di sottolineare che la Juve – che tra l’altro vanta un signor stadio – non è l’unico club ad aver aumentato i costi dei tagliandi. L’inflazione ha coinvolto mezza Serie A, anche se è utile ricordare che da anni le partite – andremo a dire – di cartello gonfiano, eccome, i prezzi. La Lazio, ad esempio, ha ritenuto opportuno mettere in vendita gli ingressi (a tariffa intera) di curva per la sfida con l’Inter a 40 euro, in calo a quota 35 soltanto per gli ex abbonati. Una curva a 40 euro, ad ogni modo, non concilia di certo il sonno. Poi – si specifica – al costo viene anche applicata una commissione pari al 3,30% del totale. C’è da sottolineare però che per match di minore spessore, tipo un Lazio-Cagliari di fine settembre, i biglietti per le curve erano stati venduti a 20 e 25 euro. Ma comunque. Il tour prosegue con Milano. Per andare a San Siro a vedere Inter-Juve del 24 ottobre, bisogna essere psicologicamente ed economicamente predisposti a spendere minimo minimo 46 euro – il settore è il secondo anello verde. E l’offerta è riservata agli abbonati della stagione 2019/20. Ad accomodarsi in un limbo tariffario è invece il Napoli: che, per la gara di domenica con il Torino, ha fissato il prezzo delle curve dello stadio Maradona a 25 euro.

ROMA, 16 MILA ABBONATI

Sul versante opposto sono il Milan e, soprattutto, la Roma. Perché i tagliandi per la sfida di sabato tra i rossoneri e il Verona costano appena 14 euro nel terzo anello dello stadio Giuseppe Mezza. Quanto alla Roma, be’, intanto è stata la prima società della Serie A ad aver aperto la campagna abbonamenti. Cominciate le vendite lunedì, le tessere acquistate hanno ormai raggiunto quota 16 mila. In curva Sud e nei distinti Sud sono liberi ancora poco più di mille posti in prelazione per gli abbonati della stagione 2019-20. Sorprende, però, il costo basso dell’abbonamento più economico. Ovvero. Soltanto 235 euro per 17 partite (15 di campionato e due di Conference League) in curva Sud o Nord: il che abbatte il prezzo medio per gara a 13,82 euro. Per Roma-Fiorentina, invece, le curve oscillavano tra i 20 e i 30 euro. Evidentemente le tariffe elevate si riflettono sull’andare delle vendite: ed è interessante rilevare che finora nessuno stadio dei grandi club di Serie A sia mai stato riempito oltre il 90% della disponibilità, consentita fino all’altro ieri al 50% della capienza. Alcuni esempi? Subito alcuni esempi. L’Inter, con 33.066 spettatori in media, ha saturato San Siro per l’87%. E ancora. L’Atalanta (con 8.448 tifosi) ha riempito lo stadio all’85,4%. La Roma (29.450) è arrivata all’84,1%, la Juve (17.250) all’83,1%, il Milan (31.518) all’82,9%, la Lazio (25.667) al 73,3%, il Napoli (19.933) al 72,7% e la Fiorentina (14.594) solo al 69,5%. Fossero stati più clementi i prezzi, avrebbero guadagnato tutti.
 

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 10:33
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