Uscito il Milan, c'è solo la Roma a rappresentare il nostro calcio nelle coppe continentali..
TURNOVER MIRATO
Successo in souplesse a Kiev (1-2) contro lo Shakhtar Donetsk, tappa diventata più semplice dopo il raccolto abbondante nella partita d'andata all'Olimpico. Quel 3-0 ha ipotecato la qualificazione con una settimana di anticipo. E soprattutto ha permesso alla Roma di prepapare al meglio la partita di domenica contro il Napoli all'Olimpico, scontro diretto per la zona Champions, dopo lo sgarbo ricevuto dalla lega che ha permesso al club di De Laurentiis di rinviare nuovamente gla gara d'andata con la Juve, in programma mercoledì 17 e spostata al 7 aprile. Fonseca, nonostante gli 8 assenti, è riuscito a far riposare inizialmente Mancini, Pellegrini ed El Shaarawy, entrati in corsa, e Dzeko, rimasto in panchina a gustarsi il suo vice Mayoral, scatenato in Ucraina. Sua la doppietta per battere finalmente in trasferta la formazione di Donetsk: 13 i gol stagionali per essere il miglior realizzatore giallorosso (7 in coppa, dove è capocannoniere). .
SENZA STORIA
La Roma, come all'andata, ha vinto in contropiede. Mayoral ha chiuso definitivamente la pratica, segnando di testa su assist di Karsdorp sporcato da Kryvtsov e, dopo il pari di Moraes arrivato appena Fonseca ha fatto 3 delle 5 sostituzioni per continuare la rotazione in corsa, concerdendo il bis di piede su invito di Perez. Promossa, dunque, la colonia spagnola: 5 titolari, contando anche Pau Lopez, Villar e Pedro. Non quella brasiliana di Castro: 7 in campo dall'inizio, senza però incidere.
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