La Lazio vola ai quarti e Lotito ripensa a un nuovo prestito per sbloccare il mercato

Mercoledì 19 Gennaio 2022 di Alberto Abbate
La Lazio vola ai quarti e Lotito ripensa a un nuovo prestito per sbloccare il mercato

La verità è lapalissiana. La Lazio batte l’Udinese e ai quarti incontrerà il Milan, ma non può fare a meno di Immobile nemmeno in Coppa Italia. Ciro entra acciaccato nella ripresa e, indovinate un po’, segna. Lancio spettacolare di Cataldi, meravigliosa palombella. La decima con la maglia della Lazio in questa competizione, agguantato l’ex capitan Rocchi al sesto posto in classifica: «Ma conta la vittoria, i miglioramenti di questa squadra con tanta qualità - assicura il bomber - e aver mantenuto la porta inviolata». Sarri sperava però di risparmiarlo per l’Atalanta, invece anche senza occhiali - persi dopo uno scontro con Pussetto in corsa - guarda in faccia la cruda realtà. Non esiste un’alternativa a Ciro, non può esserlo Muriqi con buona pace del ds Tare, alterato nel pre-partita: «Tutte balle sull’uscita di Vedat. Una volta risolto il problema dell’indice di liquidità, troveremo soluzioni per aiutare la squadra». Magari Sesko, Burkardt, ma non gira la punta kosovara, rilanciata dal tecnico nell’undici titolare, un po’ a sorpresa. Stavolta nemmeno gennaio è il mese della sua rinascita: Muriqi aveva segnato il primo gol con la Lazio all’Atalanta (anche il secondo e unico in Serie A) proprio in Coppa Italia, un anno fa. Lo spilungone corre, sgomita, lotta e cerca la zampata. È pure sfortunato, mai una carambola o una rete di rapina. Su un terzo tempo, Silvestri fa una gran parata. Poi Becao trova il recupero prodigioso sul kosovaro sotto porta. Felipe Anderson vola a intermittenza, gli mette un’altra palla sulla testa, ma Muriqi la schiaccia e non riesce ad angolarla. Nulla, non entra. Anche perché poco prima, sull’ennesima incursione del brasiliano, Luis Alberto si addormenta in area. Lo spagnolo gioca troppo di suola e fa infuriare Sarri soprattutto quando, nel finale del primo tempo, in contropiede la Lazio rischia la beffa. Ci pensa Marusic a salvarla su Success, con una splendida diagonale difensiva. Proprio il nigeriano nel recupero frana coi suoi 90 chili su Zaccagni, che ci rimette una caviglia destra. L’esterno zoppica, esce subito nella ripresa e – con Pedro già ai box – è un’altra pessima notizia per sabato sera.
 

«UN MILIARDO E MEZZO»

Nel secondo tempo entrano Raul Moro e Cataldi al posto di uno stralunato Leiva. Anche perché pure Luis Alberto è in versione svogliata e compassata. L’Udinese ci mette il fisico, ne approfitta e avanza. Samardzic, il più vivace dei nove stranieri della formazione friulana, mostra un piedino niente male, e prima mette Success davanti alla porta, poi dalla distanza terrorizza Reina. La difesa biancoceleste va in apnea. Sarri vuole che rimanga alta, ma Luiz Felipe e Patric si beccano il giallo e Reina salva su Beto in uscita. L’ingresso di Immobile dà una scossa, ma il risultato non cambia. Perché Silvestri ferma Milinkovic e poi c’è Udogie a murare Raul Moro a un passo dalla gloria. Nei supplementari gliela toglie Immobile con un’altra perla. Alla faccia di Arslan, l’uomo del rocambolesco 4-4 al gong in campionato, che prova ad aizzare una nuova rissa (12 ammoniti a fine gara), ma rimane fermo alla traversa. Sarri stavolta può applaudire la prova di forza: «La squadra sta crescendo nello spirito e anche i ragazzini (nel finale pure Luka Romero, ndr) vengono trasportati da questo clima. Dispiace solo che la bizzarria di questi calendari ci porterà con 120 minuti a ridosso dell’Atalanta». E senza rinforzi imminenti nell’aria: «Fosse per me - chiosa Sarri - farei spendere 1 miliardo e mezzo sul mercato, ma sapevo prima di venire che questa fosse una società molto oculata. L’importante è che sia predisposta mentalmente a sostenerci nella crescita. Lotito ha detto che se uscirà qualcuno, qualcuno entrerà». Il presidente valuta una nuova immissione di denaro, anche perché da ieri Lazzari non esce più nemmeno dalla difesa. 
 

Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 08:53
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