La giovane Italia ora è l'ultima speranza. Vince e convince nell'inutile finalina in Turchia.
Voglia di investire sui giovani
Cercasi profeti in patria. Le maggiori speranze del gol al momento sono riposte su Scamacca: «Devo imparare da Immobile ad andare in profondità», ha detto a fine gara. Solo per un affaticamento muscolare non lo aveva sostituito giovedì sera. In Anatolia, Gianluca mostra personalità e scalpita per diventare il centravanti d’Italia. È evidente la sua crescita (13 gol in A), ma in estate potrebbe passare all’Inter e c’è il rischio di frenarla. Questo è un altro grande problema. A differenza di altri Paesi (vedi Pedri con la Spagna), i nostri giovani spesso arrestano la loro maturazione a discapito di coetanei più pronti nei grandi club di Serie A. Si corre lo stesso pericolo con Raspadori, in orbita Juve dopo l’addio di Dybala. Si parla un gran bene di Sebastiano Esposito, nerazzurro classe 2002, andato a farsi le ossa in prestito al Basilea. Stesso destino per il 22enne Andrea Pinamonti, a Empoli a quota 9 gol, dopo tanta panchina. È da tempo preannunciato il salto big dall’Under 21 di Lorenzo Lucca, ma in questa stagione sta facendo più fatica col Pisa - appena sei reti - nella serie cadetta. A destra toccherà a Zaniolo far vedere finalmente la sua pasta, ma ha fallito ieri sera. Molto meglio al suo posto il biancoceleste Zaccagni, inspiegabilmente finito sugli spalti a Palermo nonostante una forma stratosferica. E che grinta questo 21enne Tonali, siamo sicuri debba rimanere Jorginho in regia? Perché pure il 27enne Cristante lancia messaggi importanti anche per la Roma.
Su chi puntare a giugno
Resterà la Nazionale di Donnarumma, Bastoni, Berardi, Pellegrini, Verratti e Barella. Da quest’ultimo ci si aspetta però un’altra grinta, ha la sindrome di Immobile con l’Italia. Scalpitano Frattesi, Ferrari, Okoli, Fagiolo, Bove della Roma. A proposito, quanto manca sulla fascia Spinazzola: molto dipenderà da come avrà reagito a questa lunga inattività, ma pure lui è avanti con l’età. A differenza di Chiesa: il rientro dopo la rottura di un crociato resta sempre un enigma, non il suo fiuto del gol sotto porta. Federico pregustava il dolce ritorno in Qatar: l’Italia si è fermata alla Macedonia, ma riparte dalla Turchia.
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