Kvaratskhelia, la star del Napoli (ed eroe in Georgia) appoggia le proteste: «Il futuro del Paese è in Europa»

Idolo dei tifosi azzurri, simbolo per quelli georgiani. Le sue parole hanno aiutato i manifestanti prima del passo indietro del governo sulla legge degli agenti stranieri

Giovedì 9 Marzo 2023 di Marco Prestisimone
Kvaratskhelia, la star del Napoli che appoggia le proteste in Georgia: «Il futuro del Paese è in Europa»

Sei parole, ventinove lettere, forse in grado di cambiare il corso della storia. Quasi innocuo, se a postarle sui social fosse stato uno qualunque. E invece arrivano da Kvicha Kvaratskhelia, l'attaccante del Napoli di Spalletti. Che sia tra i giocatori più forti della Serie A (tanto che il suo stipendio da 1,2 milioni a stagione è destinato almeno a raddoppiare molto presto) e l'uomo del possibile scudetto azzurro, stavolta conta poco. Perché Kvara il suo enorme potere guadagnato attraverso il calcio lo ha usato per schierarsi a favore delle proteste in Georgia, dove da alcuni giorni vanno avanti proteste in piazza contro la legge sugli «agenti stranieri» prima approvata e poi revocata dalla maggioranza.

Merito anche delle parole di Kvaratskhelia: «Il futuro della Georgia è in Europa». 

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Legatissimo alla sua terra, Kvara ha da subito abbracciato la protesta scaturita nel suo Paese dopo l'approvazione della legge sugli agenti stranieri, che prevedeva la creazione di un vero e proprio registro degli «agenti di influenza straniera». Il testo della norma (poi revocata) prevedeva che le organizzazioni non governative e i media indipendenti che ricevono oltre il 20% dei loro finanziamenti dall’estero si dichiarassero «agenti stranieri», circostanza che avrebbe limitato la loro libertà d’azione. La legge era osteggiata dalle opposizioni e dalla Ue, che la considerano come un mezzo per limitare le attività dei media e delle ong, sul modello di quella analoga varata nel 2012 in Russia.

 

Le parole di Kvaratskhelia hanno avuto una grandissima eco in tutta la Georgia, al pari di come è successo tante volte con le dichiarazioni di un altro campione della Serie A, Mkhitaryan, sui rapporti tra la sua Armenia e l'Azerbaigian sulla questione del Nagorno Karabakh. Un paio di aneddoti per raccontare quanto sia seguito lì il giocatore: durante le partite della nazionale a Tbilisi, i tifosi si spostano da una curva all'altra per vederlo più da vicino; pochi giorni fa un tifoso georgiano ha interrotto la latitanza per andare a una sua partita a Napoli, ma è stato arrestato prima di riuscirci. C'è un Paese, quindi, che si ferma per il suo campione. E ora lo ringrazia per aver preso posizione contro il governo.

Ultimo aggiornamento: 19:10
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