La settimana più importante. E delicata. La Lazio ha in mano Basic e Kostic, ma ancora non può definire i loro ingaggi perché deve aspettare l’uscita di Correa. La prima opzione è quella della cessione dell’argentino, ma se si dovesse andare avanti in questo modo e senza vie d’uscita, per la prima volta Lotito potrebbe pensare di inserire soldi nelle casse della società e smuovere tutto. Ma è una possibilità remota e solo nel caso in cui ci dovesse essere l’emergenza. In mezzo a tutto questo c’è Sarri che pressa per avere giocatori nuovi, nell’amichevole col Twente ci sono stati piccoli miglioramenti, ma è lampante che al tecnico servano innesti nuovi per dare ancora più valore al suo lavoro.
I DUE ARRIVI
Da tempo, il direttore sportivo Tare ha un accordo con l’entourage di Toma Basic e, da circa una decina di giorni, una stretta di mano con il Bordeaux per un’intesa sul cartellino del croato sulla base di 7 milioni di euro più 1,5 di bonus. Ieri il mediano ha giocato la prima di campionato con il Clermont, restando in campo ottantuno minuti. Dalla Germania, inoltre, il dirigente albanese è tornato con un accordo per Kostic con l’Eintracht di Francoforte. L’esterno serbo, che tanto entusiasma il Comandante, verrà in prestito, forse pagando 1,5 milioni di euro, con l’obbligo di riscatto a giugno del 2022 a circa 20-22 milioni. Ad entrambi i giocatori sarà garantito un contratto di cinque anni, 1,4 a stagione per Basic, mentre 2,2 per il serbo. Per tutti e due la Lazio usufruirà del decreto crescita in modo tale che i loro stipendi pesino il meno possibile sul bilancio.
L’USCITA DEL TUCU
Come si sa molto è legato alla cessione di Correa.
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