Caos Juventus, cosa succede ora? L'esperto: «Appello, ecco come andrà». E i giocatori si 'caricano' sui social

Sabato 21 Gennaio 2023
Caos Juventus, cosa succede ora? L'esperto: «Appello? Ecco come andrà». E i giocatori si 'caricano' sui social

La notizia di ieri della sentenza della Corte d'Appello della Federcalcio, che ha deciso di penalizzare con -15 punti in classifica la Juventus, ha rovinato la serata ai tifosi bianconeri, ma anche la società non dorme sonni tranquilli. I legali del club, Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa sono pronti a dar battaglia dopo la stangata nel processo plusvalenze, che ha portato tra l'altro anche a sanzioni nei confronti di undici dirigenti juventini: ora bisognerà aspettare, ma i bianconeri daranno battaglia.

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Caos Juve, cosa succede ora

Nei prossimi dieci giorni sono attese le motivazioni che hanno portato la Corte ad emettere la sentenza. Poi la Juventus avrà trenta giorni di tempo per ricorrere al Collegio di Garanzia presso il Coni, che dovrà valutare la legittimità della sentenza. Non potrà modificare la penalizzazione, né aumentandola né diminuendola, ma in caso di vizi di forma o violazioni potrebbe rimandare tutto indietro alla Corte d'Appello federale, che deciderà se confermare i 15 punti di penalizzazione o revocarli.

Resta poi aperto un altro fronte per la giustizia sportiva, il fascicolo relativo ai contratti dei giocatori bianconeri, le cosiddette 'manovre stipendi'.

Nell'ambito della giustizia ordinaria, il 27 marzo è in calendario l'udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio dell'ex presidente Andrea Agnelli e di altri 11 indagati, oltre alla stessa Juventus, come persona giuridica.

L'esperto: «Presto per fare ipotesi»

«È ancora presto per fare ipotesi», spiega Eduardo Chiacchio, noto avvocato ed esperto di diritto sportivo. «È difficile prevedere cosa possa succedere adesso - spiega -. Non avendo oggi le motivazioni che hanno portato alla sentenza nessuno può dare un parere, perché il ricorso va fatto su quelle motivazioni». Secondo Chiacchio è difficile che si possa arrivare ad un annullamento della sentenza: «Se gli argomenti sono fondati il collegio di garanzia, che è un organo di legittimità e non di merito, può accogliere il ricorso e rimettere la decisione alla Corte che ha pronunciato la sentenza - spiega l'avvocato - ma questo è successo di rado». Per quanto riguarda Uefa e Fifa da parte della Corte c'è stata la richiesta di estendere l'inibizioni ai dirigenti anche alle due federazioni. «La Fifa da questa sentenza può fare delle valutazioni, ma in teoria può prendere delle decisioni più politiche che altro», conclude Chiacchio.

La sentenza plusvalenze: -15 in classifica

Meno 15 punti in classifica, inibizione per tutti dirigenti coinvolti della gestione Andrea Agnelli. A cambiare il quadro nel giudizio della Corte d'appello della Federcalcio sarebbero state le carte dell'inchiesta 'Prisma' trasmesse dalla Procura di Torino, 14mila pagine in tutto. Un faldone dove vengono contestate false comunicazioni sociali, false informazioni al mercato, ostacolo agli organi di vigilanza e utilizzo di false fatture per operazioni inesistenti. Intanto la società si prepara per il ricorso.

Entro una decina di giorni, la Corte Federale d'Appello renderà note le motivazioni della sentenza. A partire da quella data, il club bianconero avrà trenta giorni di tempo per presentare il ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Non sarà l'unico impegno di un periodo pieno di insidie e di timori: dall'altro fascicolo della Procura, che riguarda i contratti dei giocatori bianconeri, al giudizio dell'Uefa. 

Club e Allegri: «Non molleremo mai»

Intanto la Juve, almeno sul campo, per bocca del suo allenatore Max Allegri promette di dare battaglia a partire dalla sfida di domenica all'Atalanta, in grandissima forma nelle ultime settimane. «Essere compatti» è la parola d'ordine che riecheggia in casa Juventus dopo la stangata nel processo bis per le plusvalenze. Il richiamo alla compattezza, a fare più squadra che mai, è arrivato prima dal tecnico Massimiliano Allegri poi dai vertici societari. E tra i tifosi juventini, feriti e sorpresi dalla stangata della giustizia sportiva, prevale l'orgoglio: «Tutti contro, ma non molleremo mai», è il grido di battaglia.

I bianconeri cercano un'immediata reazione alla stangata dei 15 punti di penalizzazione. Giocatori, staff tecnico, tifosi e nuova dirigenza invitano ad «essere compatti» di fronte a quella che, il neo presidente bianconero Gianluca Ferrero e l'amministratore delegato Maurizio Scanavino, definiscono «ingiustizia», come hanno detto chiaramente anche alla squadra. che hanno incontrato alla Continassa, prima dell'allenamento del pomeriggio. «Noi difenderemo il club nelle sedi opportune e voi sul campo facendo punti. Oggi, più che mai, voi rappresentate milioni di tifosi in tutto il mondo», hanno detto ai giocatori in un faccia a faccia durato una decina di minuti, alla vigilia della partita casalinga che, ironia della sorte, sarà contro l'Atalanta. Proprio la società orobica, assolta dalla giustizia sportiva insieme ad altri club chiamati in causa nella vicenda plusvalenze, è presente nelle carte sequestrate dai magistrati torinesi, sulle quali si sono basati anche, per il loro giudizio, i giudici della Corte d'appello della Figc.

 

La carica dei giocatori sui social

I giocatori bianconeri si danno la carica. Da capitan Bonucci, con le sue frasi a effetto « Juve come un drago a 7 teste» - ha scritto sui social - a quelli che postano foto che raffigura la squadra unita, da Danilo a Fabio Miretti, da Manuel Locatelli a Niccolò Fagioli e Federico Chiesa con il suo «Fino alla fine, con una foto di gruppo in cerchio. E intanto scatta la rappresaglia dei tifosi, con disdette agli abbonamenti tv per il calcio. Allegri invece sogna una rimonta da record, partendo da metà classifica alla fine del girone di andata, ma anche un miracolo sportivo potrebbe essere inutile se il governo del calcio europeo punirà la Juventus. 

Ultimo aggiornamento: 22:33
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